“L’Amministrazione comunale, tramite articoli di stampa e grazie a contatti diretti intercorsi oggi con il sindaco Renzo Caramaschi e con l’assessore alla Mobilità, Stefano Fattor, ha recepito il concetto di piano emergenza del traffico in città, sollecitato da CNA-SHV, necessario per i prossimi anni, fino alla realizzazione delle tanto attese opere infrastrutturali. Adesso, però, dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione, concordando le tempistiche, le soluzioni, anche quelle digitali, le fasi sperimentali. Legittima la volontà del sindaco di chiedere un approfondimento tecnico all’Università di Bolzano, ma affinché non diventi l’ennesimo studio nel cassetto è fondamentale coinvolgere, nel minor tempo possibile, tutti gli attori dell’emergenza traffico, in modo da essere pronti ad affrontare la prossima giornata di assalto alla città”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, che stamane ha avuto modo di confrontarsi con il sindaco e con l’assessore alla Mobilità, sviluppando ulteriormente il dialogo sul problema del traffico, diventato ancor più pressante dopo le ultime giornate di maltempo e di massiccia presenza di turisti in città.
“CNA-SHV – aggiunge Corrarati – si mette da subito a disposizione di Università e Comune per fornire dati e informazioni utili ad analisi, congiunte e sinergiche, dei flussi, delle provenienze, delle proposte sul tavolo, al fine di trovare soluzioni condivise. Non siamo certamente propensi a ritenere che la soluzione al traffico sia soltanto aprire i ponti e le strade parzialmente chiuse o destinate allo scorrimento preferenziale, ma crediamo che in quei 25-30 giorni l’anno in cui la città si paralizza per ore, complici quasi sempre il maltempo, il massiccio afflusso di turisti ed eventi molto attrattivi, si debba disporre di un piano d’emergenza codificato e testato che scatti nel minor tempo possibile e che duri, con i necessari aggiornamenti periodici, fino al 2026, anno indicato dall’Amministrazione comunale come deadline per diverse opere infrastrutturali di medio impatto”.
Corrarati chiarisce ulteriormente: “Il tema sul quale vogliamo concentrarci non è “via i turisti” o “priorità ai turisti”. Sappiamo bene che la città, quando piove… vende di più. I commercianti, i bar, i ristoratori, in particolare del centro, aumentano il giro d’affari e ciò alimenta tutta l’economia cittadina, perché favorisce occasioni di lavoro per i nostri artigiani e i fornitori di prodotti e servizi. Dobbiamo, però, condividere le scelte. Affidare nuovi incarichi ad esperti, in questo caso l’Università, per produrre dati, senza coinvolgere chi lavora tutti i sacrosanti giorni nel caos cittadino, significa depotenziare la validità dell’ennesimo studio. Ci sono alcune proposte in esame: la chiusura della città ai turisti nei giorni da bollino nero, dirottando le auto, i camper e i bus in appositi parcheggi; la sensibilizzazione all’utilizzo dei mezzi pubblici già nei centri limitrofi del comprensorio; l’installazione di sistemi smart per l’apertura di strade e ponti interdetti al traffico solo per i minuti necessari a decongestionare le zone paralizzate. Altre idee certamente verranno illustrate da esperti, tecnici e stakeholders. Mettiamole nero su bianco e testiamole. Noi siamo a disposizione, perché l’economia è una e non si suddivide in industria-artigianato da un lato, commercio e ristorazione dall’altro”.
“Il tutto – sottolinea la CNA-SHV – in attesa di realizzare nel medio periodo il tunnel sotto la via Roma verso la galleria del Virgolo, l’arginalina di via Grandi, gli interventi in via Avogadro, via Pacinotti e via Siemens, il raddoppio di via Innsbruck e di via Einstein. E, nel lungo periodo, il tunnel di Monte Tondo e la variante alla Statale 12. Oltre all’auspicata riduzione del traffico grazie alle misure contenute nel nuovo PUMS. Tante tessere di un mosaico che, al momento, appare scomposto. Comporlo in breve tempo è nell’interesse di tutti”.
Foto, Claudio Corrarati, presidente CNA-SHV