Brunico, alla Berufsschule “il tempo fugge”

Dopo una settimana di lavori in parete, alla Berufsschule di Brunico ha visto la luce la quarta opera murale del progetto artistico più vivace del territorio: “Breathe!”Project.
Protagonista della tappa avviata martedì 27 luglio è uno degli artisti urbani più acclamati della scena internazionale: lo spagnolo Escif, approdato in Alto Adige dopo i suoi interventi a Dakar, Baltimora, Mexico City, San Pietroburgo, Shanghai e Sumatra per ridisegnare l’immensa e candida parete cieca del Centro di formazione professionale di Brunico.
Da lunedì 2 agosto, l’edificio pubblico di via Tobl 6 è diventato un gigantesco blocco per gli appunti: il classico “Composition Book”, testimone di 200 anni di storia, è oggi un oggetto quotidiano iconico e senza tempo. “Tempus fugit”, il tempo fugge, è il titolo che l’artista ha riportato sulla copertina del quaderno: un monito di Escif per ricordarci che la vita è un istante, che le esperienze scandiscono lo scorrere del tempo in un processo di arricchimento costante diventando il nostro futuro.
Un’etichetta lasciata volutamente libera per poter scrivere, virtualmente, un nome qualsiasi o il nome di tutti.
Non è un caso che sia proprio un quaderno degli appunti l’oggetto riprodotto come una scultura murale nel cuore del polo scolastico di Brunico, punto di incontro per tutti i giovani della Val Pusteria, ponte di dialogo tra cultura e comunità. Un intervento reso possibile grazie al progetto di arte urbana ideato e curato da OUTBOX – Urban Art in South Tyrol in collaborazione con la cooperativa sociale Young Inside e realizzato con il decisivo sostegno della Ripartizione Cultura italiana della Provincia di Bolzano – Ufficio Politiche Giovanili. A Brunico il progetto è stato sostenuto dal Comune di Brunico, con la collaborazione di Diverkstatt, Museo Civico Di Brunico, Ufficio Patrimonio della Provincia e Centro di Formazione professionale di Brunico che hanno abbracciato l’iniziativa con entusiasmo.
“Breathe!” Project da ormai quattro mesi sta contaminando i centri dell’Alto Adige omaggiandoli con opere murali site-specific realizzate da artisti internazionali.
Inaugurato da “Mimesi”, realizzata dal cagliaritano Tellas in via Brennero a Bolzano, e proseguito con “Sera – Abend” che la spagnola Elisa Capdevila ha realizzato a Merano in piazza San Vigilio, a inizio giugno il progetto itinerante di arte urbana aveva fatto tappa a Laives, dove Egeon ha dato forma ai pensieri collettivi sulla pandemia in corso – filo rosso di tutte le opere – imprimendo alla Scuola Primaria “Gandhi” di via Montessori traccia indelebile del momento che stiamo condividendo con il murale-acquerello “Punto di fuga – Fluchtpunkt”.
Ora è Escif a interagire, grazie alla sua forte carica poetica, con l’architettura preesistente in maniera magistrale. In dialogo con l’ambiente circostante e in una nuova connessione con la vita reale della collettività e dei giovani che frequentano la scuola professionale, l’opera diretta e immediata di Escif diventa mezzo di interazione sociale.