L’appuntamento è per le ore 15 di sabato 11 settembre, sui Prati del Talvera a Bolzano. Per la prima volta il capoluogo altoatesino ospiterà una conferenza del Comitato Cura Domiciliare/UCDL (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà), le due associazioni fondate e presiedute dall’avvocato Erich Grimaldi. Tematica: “L’importanza delle terapie domiciliari precoci e il silenzio dei media”. Il gruppo, conosciuto sia in Italia, sia all’estero, conta oltre 600 mila iscritti sui social e coinvolge, complessivamente, oltre 2 milioni di persone (la sua storia, raccontata nel nostro servizio dello scorso 17 novembre: https://www.buongiornosuedtirol.it/2020/11/esclusivo-lavvocato-erich-grimaldi-nasce-il-comitato-per-la-cura-domiciliare-del-covid-in-fase-precoce/). Oltre al legale saranno presenti i sanitari che hanno assistito e curato secondo “scienza e coscienza” migliaia di cittadini e i pazienti, da loro guariti. Tra gli ospiti anche la giornalista Mediaset, Angela Camuso, inviata di “Fuori dal Coro”, il primo programma del mainstream ad essersi occupato delle cure domiciliari (la nostra intervista: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/01/esclusivo-covid-e-cure-negate-la-giornalista-angela-camuso-vi-racconto-la-mia-inchiesta/). Il Comitato si batte da tempo per l’introduzione dello schema terapeutico (il nostro approfondimento: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/01/nasce-lo-schema-terapeutico-terapie-domiciliari-covid-19/), validato anche dai luminari statunitensi Peter Andrew McCullough (la nostra intervista esclusiva: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/06/esclusivo-covid-cure-e-vaccini-parla-il-luminare-peter-andrew-mccullough/) e Harvey Risch (anch’egli interpellato dal nostro giornale: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/08/esclusivo-lepidemiologo-harvey-risch-il-virus-non-se-ne-andra-bisogna-curare-ai-primi-sintomi/) e finalizzato a curare i malati all’insorgenza dei primi sintomi. La questione relativa al trattamento precoce contro il virus era approdata pure al Senato della Repubblica (il servizio: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/04/terapie-domiciliari-il-senato-approva-listituzione-di-un-protocollo-anti-covid/): proprio il Senato aveva approvato quasi all’unanimità, l’8 aprile scorso, un ordine del giorno unitario che impegnava il Governo “ad aggiornare, tramite l’Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa, i protocolli e le linee guida per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19, tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo; ad istituire un tavolo di monitoraggio ministeriale, in cui siano rappresentate tutte le professionalità coinvolte nei percorsi di assistenza territoriale; ad attivare fin dalla diagnosi interventi che coinvolgano tutto il personale in grado di fornire assistenza sanitaria, accompagnamento socio-sanitario e sostegno familiare; ad attivarsi affinché le diverse esperienze e dati clinici raccolti dai servizi sanitari regionali confluiscano in un protocollo nazionale di gestione domiciliare del paziente Covid-19; ad affiancare al protocollo un piano di potenziamento delle forniture di dispositivi di telemedicina idonei ad assicurare un adeguato e costante monitoraggio dei parametri clinici dei pazienti”. Tuttavia, in data 26 aprile, la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria aveva diramato una circolare recante la “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”: di fatto si trattava delle linee guida aggiornate, che tuttavia non modificavano significativamente quelle del 30 novembre scorso (l’approfondimento, con il commento del Comitato: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/04/nuove-linee-guida-il-comitato-cura-domiciliare-covid-scende-in-piazza-e-avverte-pronti-a-ricorrere-al-tar/). E proprio a seguito delle nuove linee guida nasceva, il 26 aprile, l’UCDL. A partire da maggio l’avvocato Grimaldi ha promosso una serie di eventi, in tutta Italia, al fine di sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle cure precoci. Sabato pomeriggio farà tappa a Bolzano: “Siamo ancora in attesa dell’incontro con il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Confidiamo avvenga nei prossimi giorni”, dichiara l’avvocato Grimaldi.
Nel frattempo l’UCDL si sta adoperando per fermare il Green Pass. “Il 31 agosto abbiamo inviato alle autorità competenti, alle Regioni e alle Province Autonome la diffida all’adozione ad horas dei contenuti della Circolare ministeriale n. 21675 del 14 maggio (il link ufficiale: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLeg=80407&parte=1%20&serie=null), con contestuale rilascio del Green Pass ai possessori di tampone salivare”. Si legge nella diffida: “L’omesso inserimento nel novero dei test di rilevamento della negatività\positività all’infezione da SARS-CoV-2 anche del test molecolare e antigenico su saliva ai fini dell’ottenimento del Green Pass per 48h, oltre a rappresentare un ulteriore motivo di discriminazione verso coloro i quali esibiscono per il rilascio del Green Pass il test salivare senza che ad oggi per lacuna normativa gli venga riconosciuto il lasciapassare verde, rappresenta anche una contraddizione se non una illogicità sostanziale nonché aberrazione scientifica, in termini di reale lotta al contenimento del virus Sars CoV2 nella misura in cui, allo stato, si rilascia il Green Pass solo per puri meriti formali a coloro che hanno conseguito il vaccino o ai guariti, e non ai fini dell’esperimento di un’effettiva prevenzione e reale contenimento del virus a nuove diffusioni dell’infezione”. Secondo l’UCDL, infatti, “continuare ad omettere l’utilizzo e l’impiego di tali efficaci strumenti, quali i test salivari e la loro applicazione e sottoposizione a tutti, indistintamente (anche agli stessi soggetti vaccinati e a quelli guariti), anche ai fini del rilascio dello stesso Green Pass, rappresenta e continuerebbe a rappresentare, allo stato attuale, oltre che un consapevole quanto deliberato comportamento omissivo a regole di osservanza e doverosità dell’agire lecito, anche una disapplicazione o scostamento disarmante, rispetto alle più comuni, specifiche verità scientifiche universalmente riconosciute, relativamente all’aspetto che i vaccinati e i guariti possono a loro volta contagiarsi e quindi contagiare”.
Foto, Erich Grimaldi/c-Studio Ermes di Francesco Servadio