Angelo Gennaccaro spiega le dinamiche di DigiBz, la rete volta a semplificare la vita ai cittadini

Cosa significa tra altre importanti competenze essere assessore al decentramento amministrativo e all’innovazione digitale nella città capoluogo di Bolzano? Lo chiediamo al diretto interessato Angelo Gennaccaro che ci riceve nel suo ufficio al secondo piano del Palazzo comunale.
Siamo in un’epoca in evoluzione – risponde Gennaccaro – con procedure che devono essere rinnovate in un sistema arcaico che ha bisogno di essere ricostruito da diverse angolazioni. Il procedimento non è semplice perché un conto è costruire un sistema nuovo, iniziando dalle fondamenta, tutt’altra cosa è la situazione attuale dove bisogna partire dall’esistente con una situazione variegata e dove l’aspetto umano ha una rilevanza significativa. Si pensi ad esempio al fatto che al servizio dell’apparato comunale molti dipendenti sono in età avanzata, mentre quelli più giovani hanno tutt’altra duttilità. È quindi necessario tenere conto delle diverse sensibilità e ciò in maniera equilibrata evitando equivoci di paternalismo. Le basi per il rinnovamento digitale ci sono ma la complessità delle procedure impongono cautela e tempi non sempre rapidissimi.
Assessore, le nuove tecnologie nascono con l’intento di semplificare la vita ai cittadini, di rendere accessibili i servizi 24 ore su 24, da ogni luogo e con strumenti differenti, ma cosa succede quando gli strumenti informatici non sono a disposizione di tutti? Quando i cittadini, per inesperienza o scarsa formazione, non riescono ad utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione per raggiungere i propri servizi?
L’immenso potenziale della comunicazione digitale rimane inutilizzato con il risultato che il senso di insoddisfazione aumenta – osserva Gennaccaro. È proprio allora che l’Ente pubblico ha il dovere di intervenire proponendo iniziative a sostegno di tutti quei cittadini desiderosi di apprendere, sia le nuove forme di erogazione dei servizi pubblici, sia il nuovo modo di comunicare con gli enti. Ma attenzione. Questo obiettivo sul quale mi sto concentrando con il progetto “DigiBz una rete che ti accompagna alla scoperta del digitale” richiede un approccio molto sobrio, che non induca ad una interpretazione assistenzialista che è totalmente al di fuori delle mie intenzioni.
È intuibile che un cittadino anziano avrà difficoltà, per non dire scogli insormontabili, che un giovane sicuramente non incontrerà. Qual è il percorso che Lei intravede affinché la comunicazione mediatica avvenga in modo quanto più possibile omogeneo?
Penso ai giovani – risponde – al ruolo importante che essi potrebbero avere nella sfida digitale attraverso un grande scambio intergenerazionale. I giovani a disposizione dei genitori nel ruolo di protagonisti, con le loro idee. È questo un aspetto della grande risoluzione volta a formare una rete di supporto in grado di rendere tangibili, grazie all’impegno comune, i benefici della radicale transizione offerta dalle nuove tecnologie.

 Foto, Angelo Gennaccaro