Noto come “Megabatterio” il fungo Macrorhadbus Ornithogaster può causare la morte di passeriformi, calopsitte, pappagalli e ondulati. La dottoressa Ardizzone: “La quarantena e le visite prima di ogni contatto sono fondamentali”.
“Cura difficile, la prevenzione è fondamentale”
Ecco perché la prevenzione è sicuramente l’arma più potente a disposizione. “Assolutamente. Quarantena e controlli: questo è il mantra da applicare sempre. La cura per il Macrorhadbus Ornithogaster, per di più, prevede un trattamento molto complesso con farmaci non sempre facili da reperire. La somministrazione degli stessi avviene per bocca ma il processo richiede tempo, fatica ed applicazione”.
A fare la differenza, poi, è la carica che presenta il fungo. “Se è alta si va incontro a tutte le difficoltà descritte – continua Ardizzone – ma se è lieve ci sono ondulati e passeriformi che riescono a conviverci senza alcun trattamento. Rimangono, però, potenzialmente dei vettori per l’infezione su altri esemplari”. Senza contare, infine, che il “Megabatterio” può andare ad incidere in situazioni critiche. “A volte può innestarsi su quadri complessivi dove l’animale presenta difese immunitarie basse andando a peggiorare situazioni delicate. Bisogna cautelarsi”.