Il russo Arsenii Mun trionfa al Busoni, seguito da Ratinov e Yamazaki, dopo una brillante prova con l’ Orchestra

Il nome del primo classificato è Arsenii Mun, classe 1999 e nato a San Pietroburgo. Alle sue spalle importanti riconoscimenti tra cui il titolo di “Yamaha Artist” nel 2019, il primo premio all’Horowitz Competition in Ucraina, all’Arthur Rubinstein in Memoriam Competition in Polonia e al St. Priest Competition in Francia, il secondo premio al Cliburn Junior Competition negli Stati Uniti e il premio Tabor per pianoforte al Verbier Festival. Arsenii si è anche esibito sotto la guida di importanti direttori, quali Valery Gergiev, Mei-Ann Chen, Stanislav Kochanovsky, Mark Russell Smith e Ian Hobson.

Il suo lungo percorso verso il premio è cominciato nel 2022 con una selezione tra oltre 600 candidature che hanno portato 110 giovani pianisti ad esibirsi nel Glocal Piano Project, negli showroom Steinway sparsi in tutto il mondo. Superata questa competitiva prova di preselezione Arsenii Mun è entrato a far parte dei 35 candidati finalisti approdati a Bolzano il 23 agosto per affrontare le serrate prove finali del concorso, ovvero due fasi solistiche, una prova cameristica ed infine la Finalissima con l’Orchestra Haydn al Teatro Comunale di Bolzano..

La giuria di qualità presieduta dalla pianista argentina Ingrid Fliter ha ritenuto di premiare Arsenii Mun con il gradino più alto del podio dopo l’esecuzione della Rapsodia su un tema di Paganini op. 43 di Rachmaninov, che ha incantato il pubblico del Teatro Comunale gremito, oltre al pubblico collegato in diretta televisiva su RAI 5 e Rai Südtirol, in streaming tramite il canale della Fondazione Busoni-Mahler, la piattaforma della Deutsche Grammophon Stage+ e la cinese Amadeus.TV, e in diretta radiofonica su Hong Kong Public Radio e Rai Südtirol.

Il vincitore del Premio Busoni oltre ad aggiudicarsi un premio in denaro di 30.000€ offerti dalla Città di Bolzano, avrà anche diritto a due anni di management artistico gestito dalla Fondazione Busoni-Mahler, con la possibilità di esibirsi in molte importanti istituzioni concertistiche a livello mondiale

Anche la collaborazione con Stage+, la piattaforma di streaming lanciata recentemente dalla Deutsche Grammophon, avrà dei benefici per il vincitore del concorso permettendo al vincitore di essere incluso nella serie “Rising Star” con una produzione che comprenderà una presentazione audiovisiva del concerto e delle pubblicazioni audio digitali.

La finalissima ha anche decretato la classifica definitiva del concorso, che vede Zitong Wang al sesto posto, Ron Maxim Wang al quinto e il quarto per Antonio Chen Huang. Chen Huang si aggiudica anche il “Premio per la migliore interpretazione di un brano di Busoni” e Wang il “Premio per la migliore interpretazione del brano di Musica contemporanea”. Sul podio insieme a Mun troviamo invece Ryota Yamazaki al terzo posto e Anthony Ratinov al secondo.

Arsenii Mun si aggiudica insieme al primo premio anche il prestigioso Premio Michelangeli, assegnato solo in caso di verdetto unanime della giuria, un caso piuttosto raro dal momento che da oltre un decennio non veniva conferito questo riconoscimento.

Si conclude così anche la 64° edizione del Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni, che conferma la costante crescita di questa importante manifestazione musicale, che nei decenni ha trasformato Bolzano in un’importante capitale del pianismo mondiale.

Premio Busoni, Arsenil Mun@concorso internazionaler Ferruccio Busoni