Elezioni provinciali, Carlo Vettori guida Forza Italia per far tornare gli italiani ad essere protagonisti della politica

Ci sarà anche Forza Italia tra le liste elettorali in corsa per le prossime elezioni provinciali del 22 ottobre. Il commissario, nonché membro della Commissione dei Sei e consigliere provinciale uscente Carlo Vettori guiderà la lista composta da 20 candidati.
Spiccano tra i candidati Maurizio D’Aurelio, sindacalista UIL, Matteo Bertoletti, noto bancario bolzanino, il tributarista Daniele D’Amico, Franco Murano, colonna storica del Consiglio di circoscrizione di Gries San Quirino, Antonio Paolo Arman, Bernhard Kiem e Anna Matteazzi, entrambi militanti dell’UDC.
Abbiamo intervistato il capolista Carlo Vettori che riconosce la difficoltà di comporre una lista che tenga conto delle diverse istanze politiche, dalla diversità di genere alla presenza di personalità con lunga esperienza e new entry. Vettori fa presente che il più giovane della lista Davide Mahmudy è del 1999, pertanto 24enne. Forza Italia, come conferma Vettori, ha concluso un accordo con l’UDC, motivo per il quale nelle fila della lista troviamo due esponenti dello storico Movimento di centro. Per il capolista il rapporto con la capitale è vitale per garantire anche in loco le necessarie tutele per essere credibili da parte della SVP. Per il capolista è essenziale che si formi un polo di lingua italiana credibile per evitare che si formi un’alleanza composta dagli ecologisti, il PD e la SVP. «Troppo spesso ci si limita a pensare solamente in termini di Provincia Autonoma quando, invece, rientriamo nell’insieme regionale Trentino Alto Adige/Südtirol», sostiene con convinzione il politico, che pone l’accento sul fatto che Forza Italia sia quella realtà politica locale che funge da trade union tra SVP ed eventualmente Fratelli d’Italia.
Vettori non vuole svelare a carte scoperte il suo programma elettorale perché dell’avviso che sia la coalizione di governo a dover elaborare il programma, vale a dire quel percorso di lavoro che poi sarà vincolante tra le parti in causa. Da esperto politico Vettori sa che gli impegni elettorali troppo spesso si rivelano essere promesse da marinaio e, così, pensa al dopo voto quando si dovranno affrontare seriamente quelle questioni che in campagna elettorale sono parole al vento.
«Ci saranno questioni spinose da risolvere come il carocasa e la Sanità al collasso». Vettori prefigura la possibilità di istituire la futura facoltà di medicina e chirurgia presso l’ex istituto Giovanni Pascoli di Bolzano, dove è previsto la realizzazione della nuova biblioteca. La facciata in stile razionalista dovrebbe essere a tutti i costi salvata. L’intervento riqualificherebbe in modo sostenibile Corso Libertà e l’intero quartiere. Inoltre, il Commissario forzista, immagina la possibilità di recuperare gli appartamenti sopra l’ex libreria Cappelli in piazza Vittoria per destinarli agli studenti universitari.
In merito alla campagna elettorale in atto Carlo Vettori racconta che lui e i suoi non amano rincorrere il voto utile partecipando a sagre e incontri mondani, perché dell’avviso che la politica debba essere rivolta al bene comune e non un mezzo per mettersi in mostra.
Senza tentennare ritiene che bisogna andare avanti assieme alla SVP con la volontà chiara di far tornare gli italiani ad essere protagonisti come lo erano prima di tangentopoli. «Queste elezioni sono un’occasione per uscire dal ruolo di sudditanza a cui siamo stati relegati nelle ultime due legislature. Per farlo è necessario che i rappresentanti locali siano in contatto diretto con Roma».
Per Vettori, inoltre, non ci sono dubbi sul fatto che dopo 15 anni Bolzano debba poter esprimere in Giunta provinciale un assessore, meglio se vicepresidente, che sia espressione autentica del capoluogo, un bolzanino doc.

Foto, Carlo Vettori