Grande riconoscimento per gli artisti legati a doppio filo al Teatro Stabile di Bolzano

Il riconoscimento che abbraccia prosa, opera e danza è articolato in dieci diverse categorie per dare riconoscimento a ogni forma di vissuto teatrale.

I registi Serena Sinigaglia e Leo Muscato e il fotografo teatrale Tommaso Le Pera, artisti saldamente legati al Teatro Stabile di Bolzano, sono tra i vincitori della quarta edizione del “Premio Internazionale Ivo Chiesa”, istituito dal Teatro Nazionale di Genova in occasione del centenario della nascita dello storico direttore del Teatro Stabile di Genova. Il Premio Internazionale abbraccia insieme prosa, opera e danza ed è articolato in dieci diverse categorie per dare riconoscimento a ogni forma di vissuto teatrale, dai registi agli organizzatori, dai costumisti agli scenografi, dai critici ai pedagoghi, dai compositori ai tecnici.

Nutrita ed eterogenea la giuria, guidata per il secondo anno dal Presidente Gad Lerner. Il direttore del TSB Walter Zambaldi ha fatto parte della commissione, composta da esponenti di spicco della cultura teatrale a livello internazionale: Roberto Andò, regista, direttore Teatro di Napoli – Teatro Nazionale; Valerio Binasco, regista e direttore artistico Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale; Umberto Fanni, sovrintendente Muscat Royal Opera House; Roberta Ferraresi, docente di Storia del Teatro, Università di Cagliari; Alberto Mattioli, critico musicale La Stampa; Sabina Minardi, giornalista L’Espresso; Cristiana Morganti, coreografa e danzatrice; Elisabetta Pozzi, attrice, direttrice Scuola di Recitazione Teatro Nazionale di Genova; Margherita Rubino, docente di Teatro e Drammaturgia dell’Antichità, Università di Genova e Marino Sinibaldi, giornalista, presidente Centro per il Libro.

«Il Teatro Stabile è onorato di aver fatto parte della giuria di un riconoscimento così prestigioso e peculiare, perché nato per premiare professionalità che fanno vivere il teatro, grazie all’impegno profuso con passione e dedizione negli anni. E siamo felicissimi di salutare tra i vincitori Tommaso Le Pera, Serena Sinigaglia e Leo Muscato, artisti con cui collaboriamo da decenni e che continuano ad essere punti di riferimento della nostra attività».

Serena Sinigaglia che per il TSB ha diretto “Macbeth” di Shakespeare, “La Bancarotta” di Vitaliano Trevisan e assieme a Carlos Martin “Europa Cabaret” di De Vita Conti e Cavosi, ha trionfato nella categoria “regia di prosa” per il carattere innovativo della sua ricerca, guardata per questo con ammirazione ma anche con molta attenzione. «Il fenomeno Sinigaglia» scrive la giuria «identifica una artista che ha saputo imporsi grazie solo alla propria dinamica e dirompente personalità, al proprio impegno e alla militanza, tra le più vive e originali voci registiche di oggi». Il talento duttile e versatile di Leo Muscato, regista per il TSB di progetti trasversali di vera e propria contaminazione tra tessuto musicale e narrativo come “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” con le musiche originali eseguite dal vivo da Paolo Fresu, “PPP. Profeta, Corsaro” in collaborazione con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e de “Ispettore generale” di Gogol interpretato da Rocco Papaleo in tour fino a fine febbraio, è stato premiato per la regia lirica. Questa la motivazione «Connotato da una eccezionale affidabilità registica, ha un tocco d’oro anche nell’opera, tra deviazioni improvvise, quali il finale rovesciato in Carmen nella sua produzione del Maggio Fiorentino, dove è Don Josè a venire pugnalato, come segnale forte contro la violenza sulle donne. Leo Muscato ha al suo attivo 25 opere liriche».

Una delle collaborazioni più fortunate e longeve del TSB è quella con il fotografo Tommaso Le Pera, leader indiscusso della fotografia teatrale che ha firmato le foto di scena degli spettacoli prodotti dal TSB negli ultimi 30 anni. Le Pera è stato premiato a Genova nella categoria “mestieri del teatro” per essersi imposto, negli anni «come punto di riferimento imprescindibile di una scrittura, quella per immagini, che sa raccontare molto di più di quel che mostra. Una ricerca che trova sempre più la sua giusta formalizzazione in elegantissimi libri, concretizzazione e documento di memoria e amore dell’arte teatrale».

Foto, Leo Muscato/c – Paolo Aquaro