Al Teatro Sociale va in scena l’Otello da William Shakespeare tutto al femminile di Andrea Baracco

Nono appuntamento in calendario per la Stagione del Teatro Sociale programmata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, che da giovedì 18 a domenica 21 gennaio vedrà in scena l’Otello da William Shakespeare con un cast tutto al femminile diretto da Andrea Baracco, con la traduzione e la drammaturgia di Letizia Russo.

Una produzione Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli.

Con Otello, Shakespeare ha consegnato alla letteratura occidentale uno dei suoi personaggi più archetipici: Iago. E, attraverso di lui, una riflessione spietata, eppure carica di pietas, sulle debolezze umane e sull’imprevedibile capacità che abbiamo di generare il male e di accoglierlo come insospettabile parte di noi stessi. La potenza del triangolo Otello-Iago-Desdemona sta nella corsa verso la distruzione di sé e degli altri, in un gioco che trasforma l’immaginazione in realtà e la realtà in immaginazione.

Io non sono ciò che sono, dichiara Iago nella prima scena del primo atto. Questa definizione che dà di sé non cessa di essere vera se applicata anche agli altri protagonisti della tragedia. Cosa siamo, noi esseri umani, se non materia instabile, che le circostanze possono spingere alle scelte più estreme, alle scoperte interiori più inattese, e ai gesti più feroci?

La tragedia del Moro di Venezia affonda le proprie radici nella linea d’ombra su cui ognuno di noi cammina come un funambolo in cerca di equilibrio, nella speranza, ma senza la certezza, di non cadere mai.

Considerato un vero e proprio classico della drammaturgia, l’Otello viene nell’occasione portato in scena da uno straordinario cast tutto al femminile, che dà voce e corpo agli immortali personaggi nati dal genio del Bardo, e affidato alla regia di Andrea Baracco.

«[…] Confrontarsi con Otello nel contemporaneo, significa anche scegliere se fondare la propria riflessione sugli aspetti sociali e di dibattito pubblico che il testo genera nei nostri tempi, o affrontarlo cercandone i principi poetici più profondi, le domande più universali. – spiega Andrea Baracco – Per l’amore che ho per questo testo, sento la responsabilità di restituirlo al pubblico come squarcio sull’umano e sulle sue contraddizioni. Da queste considerazioni, ho immaginato a fondazione del progetto un principio di ribaltamento del canone shakespeariano: un cast esclusivamente femminile. Non si tratta di una scelta estetica. Ma poetica: è un inganno, per liberare lo sguardo del pubblico dai pregiudizi sulla storia e i suoi temi, e lasciarsi attraversare dalla terribile consapevolezza che chiunque di noi può, un giorno, trovarsi a giocare il ruolo della vittima o del carnefice, se volontà, fragilità e caso si trovano allineati come astri di una costellazione».

Si informa il pubblico che in alcune scene dello spettacolo è previsto l’utilizzo di luci stroboscopiche.

Foyer del Teatro

Tornano gli appuntamenti dedicati agli approfondimenti con i protagonisti della Stagione 23-24, realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento e la Fondazione Museo storico del Trentino.

Per il nuovo incontro in calendario, previsto al Teatro Sociale venerdì 19 gennaio alle ore 17.30, il prof. Francesco Ghia (Università degli Studi di Trento) incontrerà il cast dello spettacolo.

Prossimi appuntamenti

La Stagione del Teatro Sociale tornerà a febbraio (da giovedì 1 a domenica 4) con De Gasperi: l’Europa brucia, spettacolo scritto e diretto da Angela Dematté e interpretato da Paolo Pierobon, che porta in scena la statura e la complessità, le luci e le ombre dell’uomo/statista Alcide.

Info e biglietti

Biglietti acquistabili online su www.boxol.it/centrosantachiara/it e presso le Casse del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.

Foto/c-Gianluca Pantaleo