“Che esperienza unica e magnifica potersi sedere al pianoforte, chiudere gli occhi e intonare una dedica musicale per una persona, un popolo, un luogo. Ogni brano è come un breve diario di viaggio, nel quale il compositore e l’ascoltatore possono incontrarsi, meditare, coesistere e scrivere assieme una storia sempre nuova.” – Le parole sono del compositore e pianista Alessandro Sgobbio, un grande talento musicale della musica contemporanea.
Pianista e compositore, leader del quartetto italo-norvegese Silent Fires e co-fondatore del progetto Pericopes, Alessandro Sgobbio è stato nominato al TopJazz (nuovi migliori talenti del jazz italiano) e insignito dei premi Umbria Jazz Contest e Padova Carrarese. Formatosi presso il Conservatorio di Parma e la Norges Musikkhøgskole di Oslo, riceve il secondo premio al Concorso Luca Flores di Firenze e viene selezionato al Concours Martial Solal di Parigi. In Francia crea e produce il trio Charm e il sestetto Debra’s Dream. Undici gli album pubblicati in qualità di leader/co-leader, con oltre 200 concerti effettuati in tutto il mondo.
Con “Piano Music 2” (pubblicato recentemente dall’etichetta norvegese AMP) torna alla sua vocazione originaria del pianoforte solo – nuova raccolta di dediche autobiografiche per pianoforte e elettronica.
“Una nuova stella brilla nel firmamento del jazz italiano. Un autentico trionfo artistico.” (Musica Jazz)
Come raccontato a chi era presente al recente concerto di Nitai Herskovits, l’appuntamento con il solo piano di Alessandro Sgobbio è legato a filo doppio con le avventure solistiche di Nitai per via della splendida esplorazione del proprio strumento. Rispetto al primo capitolo della sua discografia solistica (che potrebbe per l’appunto essere collegato al lavoro di Herskovits) qui c’è – quale addendum – un uso intelligente dell’elettronica per mezzo della quale Alessandro dialoga in una sorta di conversazione con il “se stesso” e il suo “doppio”.
“Rifrazione e ambizioso rispecchiamento” scrisse a proposito della recensione discografica di questo lavoro l’amico Ivo Franchi. Una sorta di viaggio introspettivo dalle profonde peculiarità spirituali. Paolo Fresu, che ha scritto qualcosa a proposito della musicalità di Sgobbio, centra perfettamente il personaggio quando lo definisce “dentro la musica”, usando però “con parsimonia e gusto l’elettronica ed evitando certe ruffianerie tipiche dei tanti, troppi e ormai inflazionati lavori per pianoforte solo tra improvvisazione, new-age, minimalismo e pop”. Se volete chiudere un affascinante pendant dopo il solo di Herskovits non mancate! Le idee di Alessandro meritano. (Vic Albani)
lun 19.02.2024 – 20.00h
Carambolage (Bolzano)
via Argentieri 19
Ticket +39 0471 981790 / www.carambolage.org – cassa serale +39 0471 324129