Bolzano. Nelle Stagioni del Teatro Stabile “Orazio”, la nuova commedia scritta e diretta da Paolo Mazzarelli

Tre ragazzi poco piú che ventenni sono i protagonisti principali di “Orazio”, commedia scritta e diretta da Paolo Mazzarelli e «incautamente ispirata dall’Amleto di William Shakespeare». La nuova produzione del Teatro Stabile di Bolzano, a.ArtistiAssociati e Compagnia Orsini, verrà presentata mercoledì 21 febbraio alle 20.30 nella Sala Grande del Comunale di Bolzano nell’ambito della Stagione Regionale Contemporanea, per fare poi tappa giovedì 22 febbraio al Forum di Bressanone, venerdì 23 al Comunale di Vipiteno e sabato 24 febbraio al Teatro Puccini di Merano sempre alle 20.30. Per assistere allo spettacolo gli abbonati TSB possono utilizzare i loro buoni per l’ingresso gratuito alla Stagione Regionale Contemporanea. Ingresso gratuito anche per gli abbonati alla stagione del Teatro Cristallo, previa esibizione dell’abbonamento alle Casse.
Nell’Amleto di Shakespeare due ragazzi poco più che ventenni, Amleto e Orazio, grandi amici fra loro, si trovano a dover fare i conti con le macerie di un mondo, quello dei “grandi”, che cade a pezzi sotto al loro naso. Uno dei due – Amleto, un principe – sarà sopraffatto dagli eventi e morirà, l’altro – Orazio, un uomo buono – sarà il solo a sopravvivere e riceverà dall’amico morente l’incarico di raccontarne la storia. La grande opera shakespeariana è stata il punto di partenza di un viaggio che ha condotto Paolo Mazzarelli, attore, regista e autore di grande spessore, sensibilità e versatilità, alla scrittura di questo testo originale e a interpretarlo assieme a Antonio Bandiera, Beatrice Vento e Francesco Jacopo Provenzano. Così racconta il suo lavoro Mazzarelli: «La prima cosa che mi viene da dire su Orazio è che si tratta di una commedia, di qualcosa, cioè, che aspira (anche) a divertire. La seconda è che i tre protagonisti della vicenda – Orazio, Anna, Mahdi – sono ragazzi poco più che ventenni. L’intera operazione nasce dal mio desiderio di guardare la realtà attraverso i loro occhi, occhi di ragazzi che si muovono, per un motivo o per l’altro, tra le macerie del presente. Dietro i ragazzi, in secondo piano, mi sono divertito ad interpretare le figure dei loro padri: padri dannati, spesso ridicoli, a volte assenti». «La terza cosa da dire è che sì, Orazio è una storia che parla di teatro, si svolge in un teatro, e addirittura contiene al suo interno frammenti dell’Amleto. Ma proprio Shakespeare ci insegna che parlare di teatro non vuol dire altro che parlare della realtà, e guardare ad Amleto non vuol dire altro che guardare all’essere umano. Di Amleto, Orazio è il migliore amico, il compagno silenzioso cui l’eroe morente affida il compito di raccontare la sua storia, una storia nella quale Orazio è l’unico superstite, il testimone, l’antieroe». Questo nuovo allestimento si avvale delle scene e dei costumi di Paola Castrignanò, del sound design e delle musiche originali Luca Canciello, delle luci di Carlo Pediani e delle maschere di Tiziano Fario.
I biglietti per tutte le recite sono acquistabili online tramite il sito teatro-bolzano.it e l’applicazione del Teatro Stabile di Bolzano e alle Casse del Teatro Comunale di Bolzano (Piazza Verdi, 40), aperte dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.00 ed il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Il giorno della rappresentazione a partire da un’ora prima presso le casse dei rispettivi teatri.

Foto di scena/c-Paola Castrignanò