Nelle ultime settimane, a consumatori dell’Alto Adige, in particolare ex clienti del Servizio Elettrico Nazionale, sono pervenute delle lettere raccomandate con richieste di pagamento per presunte bollette elettriche non pagate, risalenti a diversi anni or sono. I riferimenti (numero e data di emissione) delle bollette sono riportate nell’ultima pagina delle diffide inviate; oltre alle somme intimate vengono anche richiesti interessi di mora riepilogati per anno. I consulenti del CTCU (Centro Tutela Consumatori Utenti) sono rimasti alquanto stupiti quando hanno visto l’anno di emissione delle fatture: sono stati inviati solleciti per fatture risalenti al 2016 o addirittura al 2010, con calcolo di interessi di mora fino a tutto il 2023.
Dal marzo 2018, come si ricorda, alle bollette dell’elettricità si applica un periodo di prescrizione ridotto di 2 anni (stesso periodo vale anche per le bollette del gas – dal gennaio 2019; e per le bollette dell’acqua – dal gennaio 2020). I solleciti inviati, per i casi a noi noti, si riferiscono quindi ad importi di fatturazione caduti in prescrizione. Il problema è che i solleciti di pagamento vengono inviati per “raccomandata a.r.”, e questo fa assumere alle richieste il carattere di vere e proprie “monitorie” per i destinatari; trattasi quindi di tentativi alquanto concreti di incasso di somme che costringono i diretti interessati ad opporsi attivamente agli stessi, eccependo, almeno in prima battuta, l’intervenuta prescrizione delle somme intimate.
I consulenti del CTCU forniscono ovviamente una prima assistenza ai destinatari delle richieste, aiutandoli a formulare le necessarie risposte da inviare al fornitore. Abbiamo constatato che non poche volte i destinatori sono persone anziane (se non addirittura già decedute).
Il CTCU si è comunque già mosso anche nei confronti dello stesso fornitore, inviando una diffida con la quale si chiede di astenersi da simili comportamenti e invitando a richiedere caso mai il pagamento di importi effettivamente dovuti, ma non di quelli già (ampiamente) prescritti.
Il CTCU invita tutti coloro che avessero ricevuto simili richieste a contattare il CTCU (tel. 0471/975597 oppure per email: info@centroconsumatori.it) per una verifica delle stesse ed un eventuale aiuto nella redazione delle lettere di reclamo.
INACCETTABILE, SEV chiede il pagamento di fatture di 15 anni fa. Si rispettino le regole della prescrizione
- Redazione
- 21 Februar 2024
- 16:15