Uil Scuola, pronto il ricorso gratuito per i docenti

La battaglia dei docenti si alza di livello. Il sindacato Uil Scuola ha predisposto un ricorso gratuito per tutti gli iscritti per il riconoscimento di quanto spetta e ancora non è stato liquidato. “Andremo avanti fino in fondo per garantire agli insegnanti quello che si sono guadagnati” le parole del segretario regionale Marco Pugliese. I prerequisiti per unirsi al ricorso è trovarsi in servizio prima dell’anno 2013 con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato. Il ricorrente, inoltre, non deve aver già presentato un altro ricorso in precedenza il riconoscimento integrale della ricostruzione di carriera. I documenti da inviare via mail all’indirizzo ufficiolegalenazionale@uilscuola.it sono il proprio documento fronte-retro, la procura alle liti, il consenso di trattamento ai dati, la copia del decreto di ricostruzione carriera, la copia degli ultimi tre cedolini stipendiali e la copia della diffida trasmessa protocollata. “Ovviamente il sindacato è a disposizione per chi avesse dubbi su come procurarsi questa documentazione” chiarisce Pugliese. Il termine per presentare la documentazione è il 31 marzo. “A quel punto nella prima fase di attuazione saranno privilegiati alcuni tribunali rispetto ad altri sia sulla base dell’orientamento giurisprudenziale sia in relazione all’esito delle controversie. L’obiettivo è generare una giurisprudenza favorevole in materia”.

“Questo è un ricorso che parte dal 2013” continua Pugliese. “È un punto di non ritorno perché il tempo della trattativa è scaduto. I nostri uffici legali hanno fatto un ottimo lavoro visto che l’ente non ha dimostrato di voler trovare davvero una soluzione. Sono anche state redatte delle stime perché la Uil è storicamente un sindacato che ha un approccio scientifico ai ricorsi. Vengono valutati dei range di successo e se otteniamo un punteggio tra il 70 e l’80% di possibilità di vincere allora avviamo i ricorsi. Questo è un ricorso che ha anche un senso simbolico per andare a riprenderci l’anno che ci spetta”.