Matteo Caretto e Alex Tschager hanno rispettivamente 19 e 21 anni e sono i più giovani impiegati postali in servizio in Alto Adige e anche i più giovani tra le persone che lavorano nei 1700 uffici postali del Nord Est.
“Ho iniziato a lavorare in Poste Italiane quasi per caso, cinque mesi fa, dopo che un amico mi aveva invitato a candidarmi. Ho inserito i miei dati nel sito di Poste ed eccomi qua: impiegato nell’ufficio postale di Silandro, dopo un’esperienza formativa negli uffici di Lagundo e Merano.” Matteo, il più giovane dei due, ha appena terminato l’istituto alberghiero ma dice: “volevo valutare più opportunità per il mio futuro”.
Quali competenze avete acquisito in questa ancor breve esperienza postale? “È un lavoro che rende responsabili e che richiede grande attenzione e concentrazione”, spiega Matteo.
“È un lavoro molto vario, si passa in continuazione da un servizio all’altro, dal finanziario al postale. Non ci sono giornate in cui ci si annoia” aggiunge il ventunenne Tschager, in servizio presso l’ufficio postale di Ora. Alex vive a Nova Ponente ed ha inizialmente svolto un apprendistato a Egna e Laives. Nel suo recente passato ci sono un diploma in un istituto commerciale ed una breve esperienza lavorativa.
Come reagiscono i clienti quando vedono un impiegato così giovane? “All’inizio c’è un po’ di diffidenza ma complessivamente l’esperienza è molto positiva” racconta Alex “qui a Ora le persone sono molto cordiali”. Situazione simile a Silandro: “c’è molto da imparare ed è positivo potersi relazionare con una clientela di tutte le età. Vedo che tanti escono soddisfatti dall’ufficio postale.” Particolarmente apprezzata da molti clienti è la consulenza sull’uso delle applicazioni di Poste Italiane e in generale per accedere ai servizi informatici: anche nelle località più piccole è importante il ruolo di Poste Italiane per facilitare la digitalizzazione.
I due giovani impiegati si dimostrano fiduciosi sui propri obiettivi lavorativi: “ci sto ancora pensando, ma al momento sono soddisfatto” dice Alex”. Prosegue Matteo: “apprezzo molto la stabilità che questo lavoro consente di avere insieme alla possibilità di programmare il futuro”.
Nessun problema, infine, a conciliare il lavoro con il tempo libero, con gli interessi personali: Matteo Caretto, uscito dall’ufficio postale, indossa la maglia di arbitro nelle partite di prima categoria e in questi giorni ha anche accompagnato la Nazionale femminile di Calcio nelle partite di qualificazione agli Europei. Alex, invece, coltiva la sua passione per il teatro recitando in una compagnia di Ora.
Anche nel 2024, per il quinto anno consecutivo, Poste Italiane ha ricevuto la certificazione “Top Employers” che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.
Poste Italiane da sempre investe nel proprio capitale umano e riconosce il valore delle risorse più giovani. Dal 2020 ad oggi l’età media in Azienda si è abbassata di ben 4 anni, passando da 51 a 47 anni. Nel corso del 2023, il Gruppo ha proseguito la campagna di assunzioni destinata a giovani e neolaureati, provvedendo all’assunzione, nell’arco del triennio 2021-2023, di oltre 6.700 persone di età inferiore ai 30 anni.
Come previsto dal Piano Industriale “Connecting Platform” presentato nel mese di marzo, Poste Italiane continuerà con un programma di assunzioni che prevede l’ingresso di 19.000 persone entro il 2028 che garantiranno il ricambio generazionale e rafforzeranno le reti fisiche attraverso cui vengono erogati ogni giorno tutti i servizi a milioni di cittadini.
Poste Italiane, in questo modo, vuole continuare ad offrire valore aggiunto al servizio dei cittadini e delle comunità locali, nell’affrontare le nuove sfide che emergono in un contesto sempre più digitalizzato e mutevole.
Foto, Matteo Caretto