Patente a crediti nei cantieri, criticità e incertezze a valanga

L’entrata in vigore a livello nazionale è fissata per il 1° ottobre 2024, ma le questioni irrisolte sono ancora molte. CNA Alto Adige e lvh.apa ribadiscono la loro contrarietà ad uno strumento non idoneo a qualificare le imprese e ad innalzare i livelli di sicurezza . Prosegue la petizione online contro la patente promossa a livello locale dalle due associazioni di categoria.
La bozza definitiva del decreto attuativo sulla patente a crediti nei cantieri presentato in questi giorni dal Ministero del Lavoro alle parti sociali contiene ancora molte criticità e incertezze. Se da una parte CNA e Confartigianato sono riuscite, a livello nazionale, a far introdurre nel testo alcune modifiche finalizzate a limitare l’impatto sulle piccole e medie imprese, dall’altra le due associazioni, anche a livello locale, continuano ad esprimere le loro perplessità in merito ad uno strumento che non è idoneo a qualificare le imprese e ad innalzare i livelli di sicurezza nei cantieri.
“Sarebbe necessario creare altre condizioni, come ad esempio modificare i requisiti di base per l’esercizio della professione. Ciononostante, nelle ultime settimane abbiamo avviato un dialogo serrato con le nostre associazioni nazionali e durante le consultazioni è stato possibile almeno tenere conto di alcune importanti nostre richieste”, spiega il presidente di lvh.apa Martin Haller. Ad esempio, sono stati ampliati i casi in cui è possibile assegnare punti aggiuntivi rispetto ai 30 iniziali ed è stato integrato il riconoscimento dell’esperienza pluriennale di un’azienda, che fa guadagnare punti. Inoltre, è stato confermato che la patente può essere ottenuta attraverso un’autodichiarazione, il che rappresenta un importante contributo alla riduzione della burocrazia.
Diversi però gli aspetti ancora incerti. “Ad esempio non è chiaro chi stabilirà quali saranno i contenuti dei corsi per il recupero dei crediti decurtati”, spiega il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati che aggiunge: “Non possiamo inoltre non essere critici verso il mancato coinvolgimento delle associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che dovranno valutare la congruità di questi corsi”. Sul tema interviene anche il direttore di CNA Alto Adige Südtirol Marco Nobile: “Alle incertezze a livello nazionale, nella nostra provincia si aggiungono quelle legate al fatto che ancora non è stato reso noto come sarà gestita la novità a livello territoriale, vista la nostra specificità e autonomia”.
Per quanto riguarda i punti aggiuntivi, oltre ai 30 iniziali, ne potranno essere assegnati fino a un massimo di 100, tenendo conto della storia dell’azienda, delle misure e degli investimenti in materia di salute e sicurezza. Una volta ottenuta la patente, in caso di mancanza di violazioni si otterrà automaticamente un punto per ogni biennio, fino a un massimo di 20. L’obbligo di frequentare ulteriori corsi di formazione per recuperare i punti sottratti si applica solo se si scende sotto la soglia dei 15 punti. “Si tratta di aggiunte volute dalle associazioni datoriali e che permettono almeno di ampliare il campo di applicazione della nuova normativa, impattando in maniera minore sulle pmi“, così il direttore di lvh.apa Walter Pöhl.
rima che la patente a punti possa entrare in vigore, sarà necessario firmare il decreto e creare il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro per la gestione della patente a punti. Molte questioni applicative aperte devono ancora essere chiarite, in particolare le modalità di richiesta e gestione del nuovo strumento. I tempi per il rilascio sono strettissimi: si parla di un milione di patenti entro fine settembre. Se a livello nazionale quindi Confartigianato e CNA hanno invitato il Ministero del Lavoro ad esaminare attentamente l’attuazione concreta del provvedimento e gli effetti prodotti, a livello locale le due associazioni di categoria ribadiscono che gli strumenti più efficaci per garantire la sicurezza sul lavoro sono la formazione e la prevenzione e ricordano la petizione lanciata insieme a inizio estate per dire NO alla patente a crediti. Per firmarla basta andare sulla piattaforma openpetition.it.
Foto: da sinistra Martin Haller, Fritz Ploner, Claudio Corrarati nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna “NO alla patente a punti”