Dal coordinatore della sicurezza al medico aziendale che deve segnalare i soggetti più fragili fino al documento messo a disposizione dall’Ispettorato Medico del Lavoro del Servizio aziendale di Medicina del Lavoro: ecco gli strumenti per affrontare sul posto di lavoro queste giornate di caldo intenso.
La prevenzione delle patologie da calore, soprattutto in questi giorni di caldo intenso, è al centro dell’attenzione dei datori di lavoro. Le mansioni svolte all’aperto o che richiedono un elevato sforzo fisico e quelle che prevedono l’utilizzo di abbigliamento protettivo speciale sono quelle dove prestare maggiore attenzione. CNA Alto Adige ribadisce come gli strumenti per prevenire i rischi ci sono e sono utilizzati. “A partire dal coordinatore della sicurezza che ha il compito di osservare e controllare che l’attività si svolga nella piena tutela dei lavoratori”, afferma il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati che aggiunge: “Un ruolo importante è svolto anche dal medico aziendale che individua i soggetti più fragili che necessitano di particolari attenzioni”. A disposizione delle aziende c’è anche il vademecum realizzato dall’Ispettorato Medico del Lavoro del Servizio aziendale di Medicina del Lavoro. Una guida pratica diffusa da circa un anno negli ambienti di lavoro e che riepiloga le patologie da calore ed elenca le misure da adottare, soprattutto nelle giornate in cui le temperature superano i 30 gradi e l’umidità il 50%. Si va dalla riduzione dell’attività lavorativa nelle ore più calde alla disponibilità di acqua sui posti di lavoro all’aumento della frequenza delle pause di recupero. Importante anche l’abbigliamento da lavoro che deve essere leggero e traspirante. CNA Alto Adige sensibilizza le aziende associate nel diffondere il più possibile tra i propri dipendenti le informazioni su come proteggersi dai rischi correlati al caldo.
Foto, Claudio Corrarati