La Ripartizione Cultura Italiana della Provincia autonoma di Bolzano, con l’obiettivo di un intervento trasversale in ambito delle varie competenze istituzionali della Provincia, promuove il bando per il sostegno a progetti riconducibili al welfare culturale. Si tratta di un modello integrato di promozione del benessere degli individui e della collettività, attraverso politiche basate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale che presuppone la collaborazione sistematica e sistemica, tra vari ambiti istituzionali della cultura, dell’arte, della sanità e delle politiche sociali.
Un modello che presuppone la piena collaborazione tra vari ambiti istituzionali della cultura, dell’arte, della sanità e delle politiche sociali. Con la metodologia del welfare culturale della quale la Provincia di Bolzano è stata pioniera dalla fine degli anni 90 si attivano nuove professionalità con competenze trasversali in grado di co-progettare secondo le pratiche proprie del settore cultura e del settore socio-sanitario
Il vicepresidente e assessore alla Cultura Marco Galateo e il direttore di Dipartimento Antonio Lampis si dicono molto soddisfatti del bando pubblicato: “Sostenere progettualità con una evidente componente di innovazione e di stimolo per gli operatori culturali è un compito che accompagna la Ripartizione Cultura. In particolare, per questo bando vogliamo coinvolgere gli operatori dei settori delle politiche culturali, dell’educazione permanente e dell’apprendimento della seconda lingua e delle lingue straniere in generale. Gli obiettivi contenuti nel bando rientrano nelle linee programmatiche dell’assessorato e rispondono pienamente alla legge cultura”, sottolinea il vicepresidente Galateo.
La commissione di valutazione, composta da cinque funzionari interni alla Ripartizione Cultura italiana, valuterà qualitativamente le domande tenendo conto di alcuni parametri, come ad esempio, l’esperienza progettuale pregressa nel settore del welfare culturale, l’analisi del contesto di intervento, ovvero sia il luogo che ospita l’attività, che il contesto sociale (città, quartiere, istituto di cura, etc.) in cui l’attività si svolge e l’originalità e la coerenza con i principi di welfare culturale. Il Centro Trevi/Trevilab a Bolzano è lo spazio individuato dalla Ripartizione Cultura italiana dove presentare e svolgere i progetti selezionati, sia in fase di realizzazione che in quella di restituzione.
Foto: ASP/Peter Daldos