Il cantautore (viaggiatore anomalo tra musica, parole e spiritualità) regala inediti punti di vista su di noi e sulla nostra storia. E se è vero che, come canta uno di loro, gli orizzonti perduti non ritornano mai, è altrettanto possibile crearne di nuovi. L’importante è ascoltare il colore dei nostri sogni e non farli scolorire.
Domenica 15 settembre alle ore 17.00, presso la Chiesetta dell’Ausiliatrice e S. Giuseppe di Anghebeni, il Quartetto Moonflower (composto dalla bella voce solista di Giulia Leccese, e dalla sensibilità e professionalità di Giulio Robol al violino, Gaia Mora al violoncello, Manuel Castellini alla chitarra) festeggerà i maggiori cantautori degli ultimi 50 anni con un concerto coinvolgente e passionale. Una sorta di racconto in musica, di viaggio attraverso le melodie dei “migliori anni della nostra vita”, che intreccia le storie di vita e di musica di protagonisti quali Fabrizio De André, Paolo Conte, Pino Daniele, Norah Jones, Max Gazzé, Vinicio Capossela, e altri noti artisti della canzone d’autore.
Il concerto fa parte del ciclo “Suoni delle Piccole Dolomiti”, promosso dal Comune e dalla Biblioteca di Vallarsa.
LA CHIESA DI ANGHEBENI “MARIA AUSILIATRICE e S. GIUSEPPE”
La piccola chiesa dell’Ausiliatrice e S. Giuseppe di Anghebeni, costruita su iniziativa della popolazione locale tra il 1932 e il 1939, presenta una facciata a due spioventi preceduta da un portico sostenuto da due colonne che accoglie il portale d’accesso ed è completata in alto da una finestra lunettata.
L’idea di costruire una cappella nella frazione di Anghebeni nacque intorno al 1830. Nonostante gli sforzi della popolazione locale, che a partire dal 1889 aveva costituito un apposito comitato incaricato di occuparsi dell’erezione del tempio, il progetto rimase a lungo sulla carta a causa delle numerose difficoltà economiche e poi dello scoppio della prima guerra mondiale.
Solo nel 1932, grazie all’impegno personale di don Giovanni Rosa, parroco di Vallarsa, il progetto per la costruzione della chiesa di Anghebeni fu recuperato. In breve si ricostituì un comitato incaricato di seguire i lavori e furono raccolte offerte in denaro e in giornate di lavoro tali da permettere l’avvio della costruzione. Il terreno destinato a ospitare il tempio fu concesso a titolo gratuito dagli eredi di Guido Plazzer e il progetto fu redatto dall’architetto Bruno Angheben.
Arrivate le autorizzazioni della curia e del comune, i lavori affidati all’impresa Zocchio e Sartori poterono iniziare: la prima pietra fu posata il 5 giugno 1932.
In occasione di un’assemblea pubblica, il 26 novembre 1938 gli abitanti di Anghebeni e Sottoriva accolsero la proposta della signora Maria Brichetti, principale finanziatrice del cantiere, di dedicare la nuova chiesa a Maria Ausiliatrice.
La piccola chiesa fu benedetta il 24 maggio 1940.
Molti benefattori hanno contribuito alla costruzione e all’arredamento della Cappella con offerte in denaro, con lavoro gratuito e con l’acquisto di materiali e arredamenti vari. La Chiesetta, opera d’arte che onora la Vallarsa, è anche un monumento in ricordo di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Foto, Quartetto Moonflower