L’Alto Adige ha un ricco bacino di performer, danzatori, coreografi e registi, un coro di voci a cui per quasi due decenni il Collettivo Danza Alto Adige ha voluto dare spazio, fornendo il palcoscenico per le loro nuove produzioni con la rassegna Alps Move.
Ogni anno, per quasi un mese, il festival riporta a casa artisti che hanno costruito la loro carriera in Europa e all’estero, facendoli esibire accanto agli operatori della danza residenti sul territorio, restituendo così al pubblico l’immagine di una scena vitale, piena di fermento ed energie creative.
Quest’anno Alps Move propone 16 produzioni che coinvolgono oltre trenta artisti altoatesini tra danzatori, coreografi, registi e performer, alle quali si aggiungono 3 workshop e una jam di contact. Come sempre la rassegna è itinerante e si sposterà tra Lana, Bolzano, Merano, Brunico e Bressanone, cercando anche spazi alternativi ai teatri e tradizionali palcoscenici. La ricerca di una dimensione collettiva di sostegno e cura reciproca percorre il programma come un filo rosso, andando a costituire il tema sotteso a molte delle performance di quest’anno.
“Con questa edizione di Alps Move abbiamo voluto esprimere il nostro bisogno per un bene prezioso di cui il nostro presente soffre sempre più la mancanza: la cura”, spiegano le coordinatrici Doris Plankl e Martina Marini. “Questa parola significa diverse cose: preoccuparsi, assistere, curare. Si riferisce anche alla necessità di nutrire e condividere dei valori, tenendoli vivi. In questo festival vogliamo ricordare quanto sia radicato in noi il desiderio di umanità e di un senso di appartenenza, in un mondo caratterizzato dall’egoismo, dai conflitti e dalle divisioni”. Q
Questo lo spirito col quale si apre la rassegna il 4 ottobre alla Raiffeisenhaus di Lana. La performance My Friend, della compagnia sudtirolese Tanzschmiede/Fucinadanza è una celebrazione dell’amicizia ed un omaggio all’artista Christian Martinelli scomparso nel 2022. Non si tratterà solo di uno spettacolo di danza ma di una vera festa. Le porte saranno aperte a partire dalle 20 e 30. Si potrà ballare, mangiare e bere liberamente e in diversi momenti la pista da ballo sarà occupata dai performer con interventi coreografici e performativi.
Sempre a Lana si svolgerà il 6 ottobre alle ore 18 anche il secondo appuntamento, con due performance che animeranno un luogo normalmente non deputato alla danza: l’Ansitz Rosengarten, palazzo storico sito in via J. Kravogl 3. Qui andrà in scena Serenitas, una collaborazione tra la coreografa e danzatrice gardenese Anastasia Kostner e Jesus Lezameta, performer e coreografo che sarà il protagonista dell’assolo. Una ricerca sull’ organicità del movimento. A seguire Nemisu, una coreografia della danzatrice altoatesina Rebecca Dirler in collaborazione con Joy Luna Schenk-Delgado; la storia di un legame, di un’amicizia, lunga una vita intera.
Rebecca Dirler propone nell’ambito del festival anche un workshop molto particolare il 5 ottobre alle 14,30, sempre presso l’Ansitz Rosengarten. Gli interessati avranno la possibilità per tre ore di esplorare il movimento ad occhi bendati, affinando i loro sensi e la percezione del proprio corpo, arrivando ad incontrarsi e danzare insieme secondo i principi della contact improvisation.
Con l’11 ottobre la rassegna si sposta a Bolzano, per la prima volta occupando gli spazi del Centro Trevi. Qui si succederanno in un percorso coreografico tre produzioni tra loro molto diverse. Santija Bieza, performer di origini lettoni residente a Bolzano, lavora con il video e gli elementi del teatro sperimentale con la sua Homo Donans, incentrata sul tema del dono e della cura di sé e delle relazioni di cui siamo parte. La regista Lorena La Rocca mette in scena con Carefully un’interazione inedita tra la danzatrice Giulia Tornarolli ed il coro Corodoro, gruppo vocale di sole donne, nato nell’ambito delle azioni di innovazione sociale della Cooperativa Sociale Officine Vispa- LISCIÀ, per promuovere il benessere femminile attraverso il canto. Da ultimo vedremo in scena con la performance Di Sasso, la compagnia Chaotic Limbs di Paola Zadra, che con cinque danzatrici affronta il tema dei cambiamenti climatici e le loro ripercussioni.
Sempre al Centro Trevi il 12 ottobre alle ore 11:00 Elena Molinaro propone un workshop in cui riscoprire la dimensione del sedere attorno a un fuoco o in un cerchio, per condividere narrazioni individuali e collettive, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 15:30, si terrà una jam session di contact improvisation.Altre tre performance troveranno spazio il 13 ottobre alle ore 18:00 presso il Teatro Comunale di Gries, dove Maccheroni di Stefania Bertola metterà in scena il tema della cura del corpo attraverso l’alimentazione e Shatters, performance di Margherita dello Sbarba, affronterà invece il tema della perdita ispirandosi alle pratiche delle prefiche in Italia. Il programma della serata prevede anche un film di danza della coreografa e danzatrice Marion Sparber dal titolo F.I.A.S.O.M. – Freedom is a state of mind, un inno alla solidarietà e al ritorno all’essenziale.
In questa edizione Alps Move torna anche a Brunico con uno spettacolo presso il Teatro Comunale il 18 ottobre alle 20:00. Per la prima volta sono ospiti del festival due giovani danzatrici pusteresi, Mirjam Plank con la performance Animo e Miriam Taschler con Manufaktur Caring.
Dai palcoscenici ci si sposta nei boschi sopra Fiè allo Sciliar con la performance di Claudia Tomasi Tschafon-ein Übergang. Il 19 ottobre con partenza dal parcheggio di Umes alle ore 11:00 la performer inviterà il pubblico ad una passeggiata performativa lungo i sentieri della sua infanzia per un’immersione nei suoni e i profumi del bosco.
Il 19 e il 20 ottobre il programma di Alps Move propone anche un ultimo workshop tenuto dalla danzatrice Giulia Tornarolli, presso la Sala Civica di Merano. Con il titolo Dance Your Presence questo incontro inviterà i partecipanti a riscoprire il proprio corpo come strumento di comunicazione, esplorando alcuni elementi fondamentali del movimento tramite pratiche di danza, teatro e contact improvisation.
Al KIMM di Merano torna invece la coreografa e regista Sabine Raffeiner coi suoi danzatori per mettere in scena Positive Projections, il 26 ottobre alle 20:00, condividendo la serata con la compagnia ospite di Edita Braun, coreografa austriaca che con il suo Hydráos ci condurrà in un suggestivo viaggio onirico in un mondo naturale non antropocentrico.
L’ultimo appuntamento con Alps Move si svolgerà nuovamente fuori dai palcoscenici tradizionali. Il 27 ottobre per la sua data a Bressanone il festival occupa con la danza la piccola chiesa di Sant’Erardo. Il collettivo 3k costituito dalla danzatrice Sabrina Fraternali, i cantanti Marika Rainer e Fritz Spengler e la pianista Michèle Schladebach, proporranno una versione danzata dello Stabat Mater di Pergolesi, mentre la brissinese Rixa Rottonara parteciperà al festival con un’opera di video-danza dal titolo Unanim Us.
I biglietti sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800). I biglietti sono anche acquistabili online sul sito www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it, oppure attraverso il sito www.alpsmove.it.
Foto @ Animo Nicolas Crepea