I capolavori della musica viennese della fin-de-siècle risuonano nel Chiostro dei Domenicani. Nell’atmosfera sospesa e riparata dell’ex convento Sir John Eliot Gardiner dirige la Morte e la Fanciulla resuscitando un suono perduto da più di un secolo.
Si aprono le porte su uno dei luoghi più incantevoli di Bolzano: il chiostro della Chiesa dei Domenicani. Sotto le sue volte a crociera, nella cornice ritmata dei suoi archi a sesto acuto, la Gustav Mahler Academy, propone il suo consueto concerto di musica da camera, punto di arrivo dei corsi di alto perfezionamento, il 2 settembre alle ore 20:30.
Anche quest’anno, il venticinquesimo dalla nascita dell’Accademia, gli studenti di maggior talento provenienti da tutto il globo hanno potuto preparare con docenti di altissimo livello un programma cameristico dalle caratteristiche davvero uniche. Quest’anno i corsi della Mahler Academy vantano in particolare un mentore di rilievo assoluto nel panorama internazionale, una vera leggenda della musica classica: Sir John Eliot Gardiner. Questo mito della direzione orchestrale che ha diretto le più importanti orchestre del mondo ha dedicato gran parte della sua carriera a rileggere il repertorio barocco, classico e romantico facendo della fedeltà stilistica e timbrica alle intenzioni originali dei compositori la cifra del suo lavoro.
Con Sir J. E. Gardiner gli studenti dell’accademia prepareranno la versione del Quartetto in re minore D810 “La Morte e la Fanciulla” di Schubert nella trascrizione per orchestra d’archi di Gustav Mahler, che sarà il culmine del concerto.
Anche tutti gli altri brani in repertorio ruotano attorno alla figura di Gustav Mahler, alla sua epoca e al suo milieu, ovvero la Vienna della fin-de-siècle, quasi a dipingere un paesaggio sonoro attorno alla figura del compositore prima di affrontare la sua musica nel concerto sinfonico finale diretto da Philipp von Steinaecker (il 10 settembre al teatro comunale).
Tra i brani in programma troviamo il Quartetto op.10 di Arnold Schönberg e il suo Quintetto op.26, ma anche la famosa Italienische Serenade di Hugo Wolf, le 6 Bagatellen di Anton Webern e l’Ottetto op.7 di George Enescu.
Come il prossimo concerto sinfonico anche questo episodio cameristico fa parte del progetto Originalklang, con cui gli studenti dell’accademia si impegnano con esperti del settore a ricostruire le prassi esecutive e le preferenze stilistiche del periodo storico di cui Mahler è protagonista, utilizzando per gli strumenti ad arco corde di budello e accordature storiche, mentre il Centro Culturale Euregio di Dobbiaco mette a disposizione una vera e propria collezione di strumenti originali a fiato e a percussione, del tutto simili a quelli che lo stesso compositore acquistò nel 1900 per la Wiener Hofoper.
Mentre la prima parte del concerto tratteggia il clima musicale dell’ultimo periodo della monarchia danubiana, la fine di un’epoca e l’inizio della modernità, la seconda parte del tutto coerentemente affronta su strumenti originali e sotto la direzione di Gardiner la versione della Morte e la Fanciulla – il capolavoro di Schubert del 1817 – trascritta da Mahler per orchestra d’archi.
I biglietti per gli ultimi concerti del Bolzano Festival Bozen sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì 14:30–19:00, sabato 15:30–19:00.
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it
Foto, John Eliot Gardiner/© Chris Christodoulou