Parte la nuova edizione di Transart

Con una processione, un sacrificio e un’esplosione si inaugura la nuova edizione di Transart, il festival di cultura contemporanea altoatesino. Per oltre due settimane il palinsesto transartiano proporrà una grande varietà di eventi che toccheranno una molteplicità di discipline artistiche: dall’arte visuale alla performance, fino al cinema, la danza, la musica ed il teatro sperimentale.

Il leitmotiv è come sempre la contemporaneità in tutte le sue manifestazioni e criticità.

É quindi quasi un atto dovuto esordire ponendo un forte accento su uno dei problemi più pressanti e angoscianti del nostro presente, ovvero il cambiamento climatico.

Il 12 settembre la compagnia A two dogs company mette in scena a Bolzano, in prima italiana, la performance di Kris Verdonck dal titolo Exhaust, che avrà la fisionomia di un enorme rito collettivo che porterà alla distruzione sacrificale di un motore a scoppio. Il fulcro della performance è letteralmente questa pubblica esecuzione, ottenuta mandando il motore su di giri fino all’esplosione.

Nel suo svolgimento l’esecuzione segue la liturgia di un’esecuzione medievale. L’accusato, in questo caso il motore a combustione, è trasportato in processione attraverso la città fino alla piazza del patibolo, dove le accuse verranno pronunciate ad alta voce prima che la condanna venga eseguita.

Il crimine del motore a combustione sono le promesse disattese di eterno progresso e crescita. Il sacrificio di uno dei simboli della rivoluzione industriale, di cui godiamo i benefici e le colossali conseguenze ecologiche, diventa un atto catartico di violenza con cui innescare il cambiamento.

La processione partirà alle ore 18:00 dall’OASIE di via Dante 32, anche quest’anno quartier generale del festival, e attraverserà la città facendo tappa al NOI Techpark per poi concludersi al “Quartiere Ponte Roma” dove l’esecuzione si concluderà con l’esplosione del motore. La lettura dei capi d’accusa si rifà al manifesto del Futurismo di Marinetti rovesciandone la magnificazione della velocità, dell’aggressività e progresso muscolare, così da smontare l’illusione di un infinito futuro di crescita che la macchina ed il motore hanno incarnato.

Kris Verdonck è noto per le sue creazioni per lo più collocate in una zona ibrida tra arti visive e teatro, installazione e performance. I suoi studi di architettura ed il suo grande interesse per il teatro e la danza ne fanno un artista e un regista eclettico, capace di mettere in scena azioni di grande impatto emotivo. La sua attività è notevolmente cresciuta negli ultimi anni, grazie anche ad un consolidato team di collaboratori che costituisce la A two dogs company.

Al termine del rito collettivo innescato da Verdonck, l’opening di Transart proseguirà al “Quartiere Ponte Roma” alle ore 21:00 con il concerto degli Shortparis, a buon diritto la band sperimentale più interessante del panorama russo.

Radicali, inquietanti e spietati, gli Shortparis sono l’avanguardia della scena musicale russa del momento e grazie alla loro intensa miscela di rock, pop noir, underground e art punk hanno meritato il titolo di “migliore band russa dal vivo” da parte del canale culturale Arte. Guidato dal carismatico frontman Nikolay Komiagin, il gruppo si è costruito una reputazione grazie a performance ritualistiche mozzafiato e a paesaggi sonori elettronici e oscuri.

Con la guerra in Ucraina l’estetica della band si è fatta più malinconica e più profondo il loro impegno politico, al punto che Komiagin fu arrestato e poi rilasciato durante una manifestazione poco dopo l’inizio della guerra. Malgrado la difficoltà di opporsi alle scelte e al forte clima di repressione portati avanti dal governo russo la band ha deciso di restare, finché sarà possibile, in Russia.

I biglietti per gli spettacoli di Transart sono disponibili online su www.ticket.bz.it, oppure alle casse del Teatro Comunale (mar-ven 14:30-19:00 – sab 15:30-19:00) e presso la OASIE di via Dante aperta tutti i giorni del festival dalle 17:00 alle 20:00.

Foto, SHORTPARIS @ Transart24/© Victor Yuliev