Roberto Ubu apre le danze al Santa Chiara di Trento con il suo ”Inferno”

Prende il via mercoledì 16 ottobre dal Teatro Sociale di Trento la programmazione di danza 2024/25 del Centro Servizi Culturali S. Chiara, che per l’occasione ospiterà il danzatore, coreografo e insegnante Roberto Castello – tra gli iniziatori della danza contemporanea in Italia e direttore dell’Associazione ALDES – con un suo lavoro dal titolo “Inferno”, spettacolo che nel 2022 ha ottenuto il Premio Ubu come miglior spettacolo di danza. Un progetto con cui Roberto Castello sovverte completamente la rappresentazione canonica dell’Inferno e porta in scena una tragedia in forma di commedia sull’invadenza dell’ego.
L’inferno nella cultura occidentale è il luogo dell’immaginario che più di ogni altro ha offerto spunti a predicatori, illustratori, pittori, scultori, narratori, registi, musicisti. È il luogo dell’espiazione delle colpe morali e materiali in cui i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male. È il luogo del sovvertimento e del caos nella cui rappresentazione tutto può coesistere. Ma sarebbe poco credibile oggi una rappresentazione del male come regno di un diavolo sulfureo munito di coda, corna e forcone. L’Inferno è qui, e assomiglia molto al Paradiso. È ciò che spinge a fare ogni sforzo per apparire ogni momento più bravi, più giusti, più belli, più forti, più attraenti, più responsabili, più umili, più intelligenti, che spinge a competere per ottenere gratificazioni morali, sociali, economiche, affettive. Di qui l’idea di «Inferno», una tragedia in forma di commedia – seducente, piacevole, brillante e divertente – sull’invadenza dell’ego.
Uno spettacolo coinvolgente, ricco di immagini, musiche, gesti, suoni e parole, capace di riscuotere grande successo di pubblico e di critica. «…Ancora una volta Castello non si smentisce nel tocco sarcastico e anarchico, assecondato da un manipolo eccellente di quattro danzatrici e due danzatori con barbe e lunghe chiome, ognuno con una sua fisicità e un suo carattere, oltre alla maestra di cerimonie, Alessandra Moretti, che si esprime in una sorta di pseudo-brasiliano in un discorso sull’arte (…) – ha scritto Elisa Guzzo Vaccarino su BALLET2000 – E poi arriva “la verità” infernale, un lungo ballo a tutta forza, un’allegra sarabanda di virtuosismo estremo, volutamente eccessiva per intensità e durata, come chi ha letteralmente il diavolo addosso (…)
Roberto Castello è tra gli iniziatori della danza contemporanea in Italia. Con ALDES, l’associazione che dirige, produce spettacoli e cura il progetto SPAM! – rete per le arti contemporanee, che ospita residenze artistiche e programmazioni multidisciplinari di danza, musica e teatro in provincia di Lucca. Ha insegnato per 10 anni coreografia digitale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed è l’ideatore di “93% – materiali per una politica non verbale”, una piattaforma di riflessione, confronto, e scambio sul linguaggio non verbale. È stato Premio UBU nel 1985, 2003, 2018, 2022.

Immagine di scena “Inferno”@Paolo Porto