Alto Adige. Servono più treni per rispondere alle esigenze dei tanti pendolari

In Alto Adige non ci sono soltanto grandi hotel o attrazioni turistiche che ogni anno richiamano milioni di persone da tutto il mondo. Esistono anche coloro che in questa terra, operai, insegnanti, impiegati o studenti ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico locale per recarsi al lavoro o a scuola.
I maggiori centri economici e sociali del territorio, vale a dire Bolzano, Bressanone e Merano, sono collegati dai treni regionali che vengono utilizzati dalla maggior parte delle persone che vivono l’Alto Adige non solo nei suoi aspetti turistici ma anche di vita quotidiana.
I famigerati “pendolari” usufruiscono quotidianamente del servizio di trasporto pubblico fra le principali città altoatesine e sovente si trovano in situazioni poco piacevoli, come soppressioni, ritardi o affollamento dei treni durante le ore di punta.
Spesso capita che il traffico pendolare si “scontri” con il traffico turistico generando forti disagi per i lavoratori o gli studenti. Il treno si affolla facilmente e la pazienza dei viaggiatori viene meno.
Nonostante il notevole sforzo da parte della Provincia che si impegna a investire molto denaro nel trasporto pubblico cercando di implementarlo e renderlo efficiente, sarebbe utile studiare delle strategie rivedendo la composizione dei convogli, magari unendo due treni affinché abbiano più capienza visto che i modelli utilizzati in Alto Adige, il Flirt della STADLER e gli ETR 526 della ALSTOM, consentono questa funzione attraverso uno speciale gancio frontale di cui sono già dotati.
Si era optato nel 2013 per l’allungamento dei treni con i FLIRT dotandoli di una carrozza in più, trasformandoli da 4 a 6 pezzi per aumentare, appunto, la capacità soprattutto per le ore di punta. Considerando il flusso attuale oggi la capienza dei treni evidentemente non è sufficiente.
Dal momento che in Alto Adige ogni giorno viaggiano oltre 100.000 passeggeri tra treni e autobus utilizzati dai turisti, ma soprattutto dagli altoatesini per raggiungere i principali centri socio-economici del territorio, servirà in futuro potenziare il trasporto pubblico ferroviario e stradale attraverso le infrastrutture, dal BBT al Tunnel del Virgolo, che consentiranno di aumentare le corse, e dunque la cadenza oraria dei treni regionali, affinché si possano limitare tutta la serie di disagi che oggi i pendolari devono subire.

Foto/c-Jacopo Cosenza e Claudio Fusco