La Cooperativa teatrale Prometeo riprende con “Tre giorni e tre notti”, una vita per l’Universo

La Cooperativa Teatrale Prometeo riparte con la stagione “PROSSIMA FERMATA: TEATRO PER BAMBINI E FAMIGLIE”, che da oltre vent’anni porta avanti l’intento di offrire spettacoli di qualità dedicati ai più piccoli. I 7 spettacoli in programma verranno rappresentati a partire dal 13 ottobre e fino al 1º dicembre, alle ore 17:00, presso il Teatro San Giacomo a San Giacomo di Laives (BZ). I lavori, portati in scena da artisti provenienti da varie regioni d’Italia, sono pensati per i bambini e le bambine a partire dai 4 anni di età e per le loro famiglie e si differenziano tra loro per linguaggi e contenuti. Si passa dal teatro d’attore alla danza, dal teatro di figura al teatro canzone e di narrazione. Le sette compagnie professioniste, tra le quali è inclusa la stessa Cooperativa Teatrale Prometeo, attraverso drammaturgie originali e ispirandosi anche a racconti contemporanei o tradizionali, affronteranno con delicatezza tematiche come la capacità di sognare e di prendersi cura degli altri e del nostro Pianeta, la crescita, la diversità, il rispetto, la gentilezza e le responsabilità, divertendo ed emozionando gli spettatori.
La stagione continua il 20 ottobre con “Tre giorni e tre notti”, della compagnia di Reggio Emilia Neon A.P.S, con Carlo Gambaro, Elena Giachetti e Marialice Tagliavini, per la drammaturgia di Serena Corsi.
Siamo immersi nell’Universo e due personaggi-demiurghi scoprono un piccolo seme, destinato a crescere grazie alle loro cure. Ogni atto creativo comprende in sé il conflitto, ma anche la forza dell’alleanza. Ombre e luci partecipano dunque alla creazione di un nuovo essere, che rotola sulla scena sempre più grande e veloce, ma anche sempre più intenzionato a separarsi dai suoi creatori per trovare la propria traiettoria nell’universo. I nostri due demiurghi si troveranno ad affrontare il grande tema della vita, della sua abbondanza e delle sue metamorfosi. Il seme acquisterà diverse forme e crescerà inesorabile. Nell’arco di tre giorni e tre notti la nuova vita sarà pronta per essere donata all’Universo. Lo spettacolo, costruito utilizzando le maschere integrali tipiche del teatro di figura, nasce con l’intento di risvegliare negli spettatori il desiderio di cre-azione e ri-connessione, due attività che non possono essere svolte in solitudine, ma insieme. È il principio della vita.

Immagine. “Prossima fermata”