Quasi 5 mila persone hanno assistito, ieri sera, alla Conferenza Territoriale per le Cure Domiciliari, svoltasi a Treviso e promossa dall’associazione UCDL (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà), fondata dall’avvocato Erich Grimaldi. Piazza dei Signori gremita, in occasione dell’appuntamento che ha coinvolto partecipanti di tutta Italia. “Abbiamo i numeri per incidere su qualsiasi aspetto inerente la società, in particolare la sanità”, ha affermato il legale, che da un anno e mezzo si batte per far introdurre le terapie domiciliari precoci, con cui i medici volontari dell’UCDL hanno curato e salvato migliaia di persone, durante la pandemia. Il movimento creato dall’avvocato Grimaldi non può più essere sottovalutato, tant’è che “l’1 settembre dovremmo finalmente incontrare il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ci dovrà spiegare perché gli Italiani sono stati abbandonati al protocollo della tachipirina e della vigilante attesa”. Dopo i successi di Roma, Milano, Napoli, Osimo e Cesenatico, il tour itinerante dell’associazione ha fatto tappa nella città veneta, dove è stato accolto con un’autentica ovazione. “Stanno cercando di boicottarci in tutti i modi, ma non ci fermeranno”. Nella giornata di ieri, il gruppo Facebook delle terapie domiciliari (che ha superato abbondantemente i 600 mila utenti) è stato oscurato per un’ora e mezzo, con la motivazione aberrante di violare gli Standard della community “in materia di adescamento per adulti”. “I nostri detrattori non possiedono più argomenti, perciò ricorrono ai sistemi più squallidi per impedire ai nostri sanitari di prendere in carico i pazienti, che essi assistono. Ho sporto denuncia sia alla Procura, sia alla Polizia Postale, perciò questa volta conosceremo nomi e cognomi di chi ci detesta”, ha aggiunto il legale. L’UCDL ha messo a punto da mesi uno schema terapeutico, validato pure dai luminari statunitensi, i professori Harvey Risch (epidemiologo della Yale University) e Peter A. McCullough (cardiologo della Baylor University), grazie al quale è stato possibile guarire i malati Covid nelle fasi precoci della malattia, evitando decessi e ospedalizzazioni (l’approfondimento: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/01/nasce-lo-schema-terapeutico-terapie-domiciliari-covid-19/). “Ci hanno contestato il fatto che le nostre terapie non si basano su studi randomizzati. Nessun medico avrebbe mai potuto condurre tali studi durante una pandemia di questa entità: per realizzarli avrebbe dovuto girare casa per casa, monitorando i pazienti all’insorgenza dei primi sintomi. Dopo un anno e mezzo di fuoco, in prima linea e senza un attimo di tregua, siamo riusciti a raccogliere dati ed esperienze: siamo prossimi alla pubblicazione scientifica che dimostrerà la bontà del nostro lavoro”. Durante la serata hanno preso la parola medici e guariti. Intenso e coinvolgente l’intervento del medico-sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski, amatissimo dai suoi pazienti e da tutti coloro che egli ha assistito con successo, a distanza. L’avvocato Grimaldi ha infine affrontato il tema del Green Pass, “contro il quale ci batteremo in tutte le sedi”. Gli incontri sulle terapie domiciliari proseguiranno nelle prossime settimane (alle 20.30 del 19 agosto è prevista una tappa a Trieste). L’avvocato Grimaldi ha concluso la serata rivolgendo un pensiero al dottor Giuseppe De Donno, scomparso tragicamente, pioniere della terapia a base di plasma iperimmune, con cui ha salvato numerose vite: “Caro Giuseppe, ho avuto il piacere di conoscerti telefonicamente. Chiederemo giustizia anche per te”.
Foto, Erich Grimaldi a Treviso/c-Studio Ermes di Francesco Servadio