Giuristi, intellettuali e ricercatori contro il Green Pass: la petizione ha superato 20 mila firme

Green Pass: le ragioni del no. Sono oltre 20 mila i sottoscrittori della petizione contro la certificazione verde, indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (il link: https://secure.avaaz.org/community_petitions/it/sergio_mattarella_presidente_della_repubblica_ital_green_pass_le_ragioni_del_no/?fuRKAsb).  Promossa dall’avvocato Olga Milanese (già intervistata dal nostro giornale in merito al consenso informato, alle “autorizzazioni condizionate” e al Green Pass:  https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/07/esclusivo-consenso-informato-autorizzazione-condizionata-e-green-pass-il-punto-con-lavvocato-olga-milanese/) e dall’operatore culturale e scrittore, Carlo Cuppini, l’iniziativa annovera tra i firmatari giuristi, intellettuali, ricercatori, medici e professionisti di alto profilo. Tra questi il filosofo e accademico Giorgio Agamben, l’ex magistrato, direttore e docente presso la Scuola Superiore di Diritto e Protezione dei Minori, Paolo Sceusa, il poeta e scrittore Marco Guzzi, il professore di diritto internazionale e comparato all’Hastings College of Law dell’Università della California a San Francisco e di diritto civile all’Università di Torino, Ugo Mattei, il magistrato ed ex professore di diritto dell’Unione Europea all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Augusto Sinagra, l’avvocato, già presidente dell’Unione Nazionale Camere Minorili, Fabrizia Bagnati, il professore di chimica all’Università di Firenze, Ugo Bardi, l’antropologo Stefano Boni, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia, il medico farmacologo Marco Cosentino, professore all’Università degli Studi dell’Insubria (il nostro servizio dello scorso gennaio: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/01/esclusivo-covid-il-professor-marco-cosentino-fa-il-punto-sulle-cure-e-sui-vaccini/), l’ingegnere Umberto Desideri, professore all’Università di Pisa, il ricercatore e fisico del CNR, Francesco Meneguzzo (intervistato dal nostro giornale relativamente all’efficacia dell’esperidina contro il Covid: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/03/esclusivo-il-ricercatore-francesco-meneguzzo-esperidina-alleata-contro-il-covid/), la professoressa di Pedagogia Generale all’Università di Firenze, Giovanna Campani, la professoressa e ricercatrice di Sociologia Generale all’Università del Salento, Daniela Danna, il professore di Food Marketing & Management all’Università Politecnica delle Marche, Raffaele Zanoli, il professore di Urban Design all’University of Strathclyde, Sergio Porta. L’elenco (in continuo aggiornamento) dei firmatari comprende anche giornalisti, avvocati, sociologi e liberi professionisti e si arricchisce di minuto in minuto di nuove adesioni. “Da oltre un anno e mezzo -si legge nella petizione- il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazione dei diritti fondamentali dell’uomo. Il governo ha approvato una misura – il Green Pass – che implica l’esclusione in radice dell’accesso ad attività, servizi e luoghi pubblici (teatri, cinema, attività sportive, locali pubblici, fiere, manifestazioni, congressi, etc.), di una specifica categoria di persone, ovvero di coloro che non si sono vaccinati o non hanno prenotato la vaccinazione (con la sola eccezione di coloro che sono guariti dalla malattia e salva la possibilità di sottoporsi a tamponi a pagamento, ripetuti nelle 48 ore antecedenti al godimento di quelle libertà o diritti). Il decreto legge del 6 agosto 2021 n.111, ha addirittura subordinato la possibilità degli studenti di frequentare l’università e seguire i corsi in aula in presenza al possesso del Green Pass e ha obbligato il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario a possedere la suddetta certificazione. Accanto a tali provvedimenti permane, tuttavia, la libertà della scelta di non sottoporsi al trattamento sanitario della vaccinazione, libertà garantita dall’art.32 co. 2 della Costituzione che, pur prevedendo la possibilità che vi siano deroghe stabilite con una legge formale, ammonisce che in nessun caso è possibile violare i limiti imposti dal rispetto della dignità̀ della persona umana. Ne discende che le restrizioni di accesso allo sport, alle attività sociali, culturali, formative, lavorative e di istruzione stabilite tramite il Green Pass colpiscono una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita, che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta. Il Green Pass contrasta, dunque, con i principi fondanti il nostro ordinamento, sia di matrice costituzionale che comunitaria ed internazionale”. Precisa l’avvocato Olga Milanese: “Dichiariamo la nostra ferma e completa opposizione a questa soluzione politica, indipendentemente da qualunque considerazione di tipo sanitario e scientifico e dalla sua (invero inesistente) efficacia pratica. In uno Stato democratico fondato sul riconoscimento dei diritti intangibili dell’uomo, tutelati in quanto principi fondamentali della Costituzione, non v’è un fine che possa giustificare il ricorso a qualunque mezzo. Assistiamo per la prima volta alla trasformazione di un diritto in un diritto tiranno, perciò il nostro è un fermo “no” al Green Pass in tutte le sue applicazioni”.