Quattro giovani ragazzi italiani trasformano le rigogliose serre della Giardineria Schullian in un padiglione musicale in cui i suoni della musica antica e contemporanea si fondono. Un programma musicale che col titolo SEEDS (semi), non potrebbe essere più pertinente al luogo in cui è ospitato.
Il 21 settembre infatti alle ore 20.30 TRANSART ci da appuntamento alla floricoltura che è ormai un palcoscenico tradizionale per il festival, questa volta per ascoltare un giovane ensemble italiano, Azione_Improvvisa!
Attiva dal 2017 questa formazione unisce sonorità agli antipodi, come l’elettronica e il suono di strumenti antichi. Il gruppo è formato infatti da Margherita Berlanda alla fisarmonica, Pierpaolo Dinapoli alla chitarra, Daniela Fantechi all’elettronica e Andrea Antonel alla tiorba. Vera e propria fucina di musica contemporanea l’ensemble ha eseguito in prima assoluta le partiture di diversi compositori come Marco Momi, Lula Romero, Giorgio Colombo Taccani, Stefano Alessandretti e molti altri. Dal 2020 l’ensemble è sostenuto dalla fondazione Ernst von Siemens con il progetto Grants-in-Aid.
A Bolzano questo eclettico gruppo arriva con il programma SEEDS, che ha scelto il seme come concetto ed entità con cui vari compositori si sono confrontati, tra cui Lula Romero, Marco Momi, Farzia Fallah, Zeno Baldi e Daniela Fantechi. Il seme è un nucleo che immagazzina e conserva informazioni storiche, da cui però può emergere qualcosa di nuovo, può essere il punto di partenza per nuove forme d’espressione e d’ascolto.
Dopo il concerto di Azione_Improvvisa il percorso multidisciplinare di Transart ci riporta al NOI il 22 settembre alle 18.00 per l’inaugurazione dell’installazione N-Polytope dell’artista canadese Chris Salter in collaborazione con Sofian Audry, Adam Basanta, Marije Baalman, Elio Bidinost, Thomas Spier e Garnet Willis. L’installazione sarà collocata nella Kranhalle del NOI, un organismo che avvalendosi delle tecnologie informatiche è in grado di interagire acusticamente e visivamente con lo spazio che lo circonda, con impulsi sonori e luminosi.
L’opera si ispira ai Polytope di Iannis Xenakis, compositore greco che quest’anno ricorre più volte come filo rosso del programma. In quanto architetto ed ingegnere Xenakis si interessò sempre alla questione della spazialzzazione sonora e all’applicazione di principi matematici e automatici alla musica anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie. Da questo interesse nacquero queste opere multimediali, i Polytopes, fatti di luci, suoni e strutture architettoniche, per un’arte completamente integrata nello spazio.
Con l’utilizzo delle tecnologie informatiche, di cui Xenakis non disponeva, Salter porta alle estreme conseguenze queste premesse potenziando l’interazione tra architettura, suoni e luce, in un miscuglio di casualità e predeterminazione che è anche una cifra stilistica del compositore greco.
Salter è un artista che lavora da tempo nell’ambito dell’arte computazionale, esplorando i punti di incontro tra la sensorialità, l’arte, il design e le nuove tecnologie. Le sue opere sono immersive e caratterizzate da un approccio fisico ed esperienziale. I suoi lavori sono stati presentati in molte grandi istituzioni come la Biennale di Venezia, il Barbican Centre, i Wiener Festwochen, i Berliner Festspiele e molte altre.
Dopo l’inaugurazione l’installazione sarà visitabile presso la Kranhalle il 23 settembre e il 24 settembre dalle 7.45 alle 21.45.
Per partecipare agli spettacoli è indispensabile la prenotazione online al sito www.transart.it o attraverso le casse del Teatro Comunale oppure online al sito www.ticket.bz.it.
È obbligatorio avere con sé il green pass. Gli eventi si svolgeranno in conformità con i regolamenti Covid in vigore.