Anche la CGIL/AGB domani a Roma, risposte immediate su precariato e inflazione

“Pace, lavoro, giustizia sociale, democrazia, camminano insieme”: è questo lo slogan scelto dalla Cgil per la manifestazione nazionale in programma per sabato 18 giugno, in piazza del Popolo a Roma, a cui partecipa anche una delegazione dall’Alto Adige.

“Vogliamo unire la nostra voce all’assemblea di piazza del Popolo perché il governo ci ascolti”, così la segretaria generale della Cgil/Agb Cristina Masera, per la quale è importante scendere in piazza perché anche in Alto Adige, dove adesso è ripartita l’offerta di lavoro, il precariato rimane il principale problema per i giovani e non solo, oltre a una fortissima perdita di potere d’acquisto con un’inflazione sopra il 9%.
L’assemblea nazionale è il culmine di un percorso di assemblee sul territorio e nei luoghi di lavoro con delegate e delegati. A Bolzano nei giorni scorsi si è tenuta un’assemblea territoriale molto partecipata e presieduta dalla segretaria nazionale Tania Scacchetti.
Scacchetti ha ribadito come sia fondamentale aiutare i titolari di redditi bassi e chi è più in difficoltà: lavoratori, pensionati, precari, partite Iva e disoccupati. Tra le soluzioni indicate è necessario cancellare le forme più precarie di lavoro, intervenire sul tempo determinato affinché risponda solo ad effettive e limitate necessità, regolare il lavoro autonomo e parasubordinato allargando diritti e tutele, introdurre un unico contratto di inserimento al lavoro con percorso di formazione e con garanzie di stabilità e istituire la pensione di garanzia per le carriere precarie e per i percorsi di lavoro discontinui.
Per Scacchetti bisogna inoltre garantire le risorse necessarie al funzionamento dei servizi pubblici e – ha aggiunto la segreteria provinciale Masera – reintrodurre nelle aziende il personale che li svolge.
Durante l’assemblea, riguardo al tema della sicurezza, Scacchetti ha ribadito la necessità di aumentare i controlli. “Serve un netto contrasto alla precarietà, un intervento deciso sulla catena degli appalti e dei subappalti rendendo effettive e esigibili la clausola sociale, il rispetto dei contratti nazionali e la pensione anticipata per chi fa lavori usuranti e gravosi”.
“Le imprese che godono di sostegni pubblici devono essere vincolate ad investire in sicurezza, va poi ulteriormente aumentato il numero degli ispettori e bisogna potenziare i servizi di medicina del lavoro territoriali”, ha concluso Masera.

Foto. Cristina Masera