Domani, 3 settembre, alle ore 10.30, la Bottega del Mondo di Bressanone festeggerà la sua riapertura. La Bottega in via fienile 5 è stata la prima in Italia. La cooperativa sociale vende solo prodotti equamente commercializzati e si fonda sulla cooperazione a lungo termine con i produttori del Sud del mondo. La ristrutturazione era già in programma da diversi anni, quando a giugno 2021 il consiglio di amministrazione e i numerosi volontari hanno deciso di dare una nuova vita al locale, affidando il progetto a DEAR studio, team di architetti e designer con sede a Merano.
Le ragioni della scelta erano piuttosto pratiche: gli armadi non offrivano più spazio sufficiente, l’illuminazione inadeguata e al tempo stesso troppo forte, tanto da influire sulla conservazione dei prodotti alimentari come il cioccolato. Per questo motivo la nuova sala vendite è stata progettata a forma di cartiglio, una forma ovale allungata. Questa nuova geometria si sviluppa in funzione del negozio, creando uno spazio di vendita efficace, a confronto del tortuoso locale esistente. Si offre così un’ampia superficie espositiva, rafforzando allo stesso tempo il percorso di visita dei clienti. La stessa forma ovale viene riproposta nell’illuminazione del soffitto, nei tavoli espositivi e negli specchi dei guardaroba, in modo tale da esprimere il concetto su diverse scale. “Nel progettare la Bottega del Mondo per noi era importante offrire ai clienti sensibili ai prodotti sostenibili un’esperienza di acquisto moderna e contemporanea in un ambiente di alta qualità”, spiega l’architetto Rupert Gruber di DEAR studio. Sono stati utilizzati i colori tipici delle botteghe del mondo altoatesine, in particolare un bordeaux intenso definisce le vetrine e l’area d’ingresso, compreso il banco della cassa. In questo modo il negozio assume un tratto riconoscibile, attirando l´ attenzione dei passanti.
“Le Botteghe del Mondo hanno avviato un rapporto equo e a lungo termine con i produttori del Sud. Da decenni ci siamo assunti la responsabilità della catena di approvvigionamento, abbiamo sostenuto i nostri produttori vendendo i loro prodotti a prezzi equi creando consapevolezza per il cambiamento economico. I numerosi volontari delle Botteghe del Mondo dell’Alto Adige sono i responsabili di un cambiamento nella popolazione, da veloce ed economico a giusto e premuroso”, afferma Verena Gschnell, presidente della Bottega del Mondo di Bressanone, riassumendo in poche parole l’idea alla base della cooperativa.
Oggi ci sono 16 Botteghe del Mondo in Alto Adige e più di 300 in Italia, che insieme hanno confermato il commercio equo e solidale e creato consapevolezza su cosa siano i prodotti equi e su cosa rappresentino facendo in modo che le cifre di vendita di questo commercio siano in continua crescita. Nel 2019 è stata aperta a Castelrotto la più giovane Bottega del Mondo. “Le persone cercano sempre più i prodotti del commercio equo e solidale e la gamma è in crescita. Questo è uno dei meriti delle botteghe del mondo”, afferma con orgoglio Gschnell.
Il cuore di tutte le botteghe del mondo sono i volontari. Circa 30 volontari fanno funzionare la Bottega del Mondo di Bressanone: coprono gli orari di apertura, servendo e consigliando i clienti, acquistando nuovi prodotti, etichettandoli e mettendoli al loro posto, occupandosi dei turni di servizio, decorando le vetrine, portando via i rifiuti, tenendo pulito il negozio e innaffiando le piante… In tutto l’Alto Adige ci sono oltre 500 volontari. La maggior parte delle Botteghe del Mondo sono associazioni o cooperative.
La Bottega del Mondo di Bressanone è stata fondata nel 1980 da un gruppo di volontari, principalmente brissinesi e nel 2020 ha celebrato il suo 40° anniversario. La Bottega del Mondo di Bressanone fu inoltre membro da subito di Ctm altromercato, la più grande organizzazione di commercio alternativo in Italia per i prodotti alimentari e artigianali del commercio equo e solidale provenienti dai Paesi del Sud del mondo. La Bottega del Mondo di Bressanone ha poi dato vita anche all’OEW Organizzazione per un Mondo Solidale e alla HdS, Casa della Solidarietà. Entrambe le organizzazioni hanno sede a Bressanone e sono fortemente radicate nella popolazione occupandosi di solidarietà, pari opportunità, consumo consapevole, commercio equo e solidale e di sensibilizzazione su questi temi.
Foto, Christopher Göpfert, Caroline Aricochi, Sara Vitroler, Katharina Messner e Verena Gschnell