Brigitte Foppa, la Grande Dame dei Verdi in prima fila per una nuova architettura della spesa pubblica

Brigitte Foppa, attuale capogruppo dei Verdi in Consiglio provinciale guiderà la Lista dei Verdi alle prossime elezioni di ottobre. Foppa non è un volto nuovo nel panorama politico. Prima di approdare in Provincia nel 2013 era stata Consigliera comunale a Bolzano. Dal 2009 è co-presidente dei Verdi. L’abbiamo ricevuta oggi nella nostra redazione in via Portici per conversare con lei sulla situazione preelettorale e conoscere gli obiettivi della Lista che lei guiderà.
Per ora le Liste che si presenteranno alle elezioni sono 17, non poche, e Brigitte Foppa ne è perfettamente conscia tanto che esordisce mettendo in relazione questo fenomeno politico con l’idea di molti che stia aumentando il disinteresse per la polis. «Non proprio vero, tanto che le Associazioni si danno da fare e fanno cose interessanti per presentare i candidati» – dice Brigitte. La Consigliera constata in modo inequivocabile un aumento di persone pronte a candidarsi e per nulla una stanchezza nei confronti della Politica. Alla domanda se forse il più delle volte si tratti di protagonismo, Foppa afferma che un certo presenzialismo possa esserci, ma che comunque da considerare positivamente.
Per i Verdi il paradigma centrale è il cambiamento climatico. Non solo da un punto di vista strettamente partitico, ma anche funzionale a una politica di Giunta. Foppa è certa del fatto che mai come ora la società tutta sia sensibile a questo tema e che cerchi giustamente risposte adeguate. «Non si possono adottare politiche inerenti il cambiamento climatico in modo elitario senza tener conto delle possibilità economiche dei tanti che non hanno i mezzi necessari per poter sostenere i costi legati alle necessarie modifiche». La Consigliera fa un esempio concreto e pensa alle decine di migliaia di caldaie alimentate a gasolio che entro il 2030 dovrebbero essere sostituite con altre ad alimentazione a impatto meno invasivo. «Inevitabilmente dovrà intervenire la mano pubblica con adeguati sostegni economici» – è certa Brigitte Foppa, la quale ricorda che anche nell’ambito dell’agricoltura si dovrà fare un salto di qualità verso il biologico, e anche qui con i dovuti sostegni pubblici.
I Verdi in sostanza auspicano una nuova architettura della spesa pubblica.
Anche sulla Scuola Foppa non usa mezzi termini nel rimarcare che la società sovraccarichi l’istituzione scolastica con problematiche che vanno al di là delle sue competenze e possibilità. In particolare la Consigliera provinciale ricorda che dopo la grande emergenza pandemica sono rimaste conseguenze che non sono state affrontate a dovere e che dovrebbero essere gestite con grande professionalità da personale competente.
Da sempre i Verdi hanno un occhio molto attento sulla Scuola. Foppa, infatti, evidenzia il profondo mutamento intervenuto in questi anni, situazione che rispecchia, soprattutto che nelle città gli italiani mandano i figli nelle scuole tedesche speranzosi che così imparino la lingua in funzione del futuro lavoro in Alto Adige.
La Consigliera non ha dubbi sul fatto che la divisione etnica sia ancora una realtà in Alto Adige, maggiormente sofferta dal gruppo linguistico italiano, e non da quello tedesco perché egemone.
Sul fatto che molti, troppi giovani lascino l’Alto Adige, Foppa evidenzia che sono più le giovani donne a lasciare questa Terra, perché altrove, per esempio a Vienna, trovano una quantità e qualità di vita, che in Sudtirolo non trovano. «Per recuperare i giovani non basta creare posti di lavoro per manager, bisogna far sì che le persone possano vivere in modo meno esposto a chiusure e rigidità sociali».
Il caro casa è un altro tema che preoccupa non poco i Verdi. «Per troppi anni la SVP ha fatto una politica statica puntando sull’acquisto dell’immobile come se la società fosse tutta uguale, ma non lo è», chiarisce Brigitte Foppa, che critica la legge sull’Ipes e l’apertura “populista” al ceto medio senza le dovute risorse edilizie. «Bisogna incidere sul costo degli affitti, per esempio guardando Firenze dove è emersa la proposta di destinare il 25% delle case nuove alle locazioni. Analoga proposta era stata fatta dai Verdi in Consiglio provinciale, dove è stata respinta». Trovare casa quindi è il problema più drammatico, considerando che le famiglie spendono gran parte del bilancio familiare per le spese di locazione.
In merito alle istanze democratiche, Foppa ritiene che bisognerebbe mirare ad una colazione di orientamento per modificare le rigidità imposte da un sistema traballante.
Sul fatto che Thomas Widmann si candidi in modo autonomo rispetto al suo partito madre, Brigitte Foppa è certa che la scacchiera politica sia stata ribaltata senza fare pronostici politici.
Ampia è la presenza femminile nella Lista dei Verdi, come anche quella dei giovani. Non mancano gli Italiani e i Ladini, come è loro tradizione.

Foto, Brigitte Foppa