Provinciali. La socialista Renata Tomi si candida per rispondere alle esigenze dei tempi

Renata Gabriella Tomi è una delle ultime autentiche anime dei Socialisti del PSI altoatesino che ogni lunedì si reca in via Roma di Bolzano nella sede storica del garofano rosso per affrontare con il segretario Alessandro Bertinazzo e compagni le tematiche importanti che riguardano la società, in particolare quella maggiormente colpita dalle difficoltà del momento. È stato proprio Bertinazzo a chiederle di candidarsi nella lista del PD, il partito più rappresentativo della Sinistra.
Abbiamo incontrato la militante del PSI nella redazione di buongiornosuedtirol.it per conferire con lei sulle ragioni che l’hanno indotta a fare parte della squadra politica del PD. «Siamo in 35, una bella squadra variegata, sia dal punto di vista di genere, sia per la presenze dei nuovi cittadini», spiega Tomi, che ci tiene a focalizzare alcuni macro-temi del programma del PD, quindi Sanità, il carocasa e l’ecologia.
«Ritengo prioritario il tema riguardante la Sanità, in particolare le interminabili liste d’attesa, il sovraffollamento presso i pronto soccorsi e l’insufficiente servizio medico a livello territoriale che causa l’intasamento dei pronto soccorsi». A questo proposito ricorda che a livello nazionale è stato attivato il progetto “Casa di comunità” ovvero un luogo, dove i professionisti della Sanità lavorano insieme per dare una risposta complessiva a chi necessità di cure. Secondo Renata Tomi le farmacie comunali dovrebbero assumere un ruolo di primo presidio sanitario con la presenza di personale qualificato. La candidata del PD ritiene, inoltre, che in provincia di Bolzano si potrebbe far decollare questo progetto di primo intervento. Sempre in tema di Sanità Tomi osserva una tendenza a livello locale di svendita al privato della Sanità pubblica con la triste conseguenza del declino del diritto alla salute a un privilegio privato con il risultato di aumentare le disuguaglianze sociali anche sul piano del benessere psico-fisico.
Altro problema grave in Alto Adige è quello del caro-caso afferma Renata Tomi, che evidenzia quanto gli affitti pretesi in provincia di Bolzano siano eccessivamente esosi. «Penso a come uno studente attratto dalla nostra interessante università trilingue possa pagare ottocento euro al mese per avere una stanzetta dove poter dormire», afferma la militante del PSI, che si domanda perché a Bolzano e provincia non vengano allestiti degli studentati. «Di questo problema la prossima legislatura provinciale dovrà assolutamente farsi carico», esclama, osservando che il problema caro-casa non riguarda unicamente gli studenti, ma anche molti lavoratori. Tomi sottolinea che non è pensabile che un precario intenzionato a crearsi una famiglia possa affrontare costi così elevati per pagare l’affitto di un modesto appartamentino.
Secondo il programma del PD ci dovrebbe essere un’intesa tra il settore pubblico e l’imprenditoria privata per mettere a disposizione di chi ne ha bisogno almeno 3.000 alloggi a prezzi calmierati. «Bolzano non può attendere i tempi biblici della realizzazione dell’areale ferroviario che prevede uno sviluppo edilizio importante».
In merito all’ecologia Tomi afferma che bisogna frenare l’eccesso turistico in Alto Adige e promuovere una moratoria sull’espansione degli impianti turistici, nonché l’utilizzo di energia rinnovabile per la concessione di nuovi impianti wellness.
In conclusione Renata Gabriella Tomi vuole ricordare la responsabilità individuale di ciascun cittadino nella tutela dell’ambiente, che richiede un cambio di paradigma dello stile di vita per un comportamento quotidiano maggiormente virtuoso.