Torna a Bolzano il Festival di Musica Contemporanea

La proposta culturale altoatesina è ancora una volta all’insegna della contemporaneità. Si parla in questo caso di musica, con forse il più longevo dei festival musicali altoatesini, il Festival di Musica Contemporanea di Bolzano, che quest’anno giunge alla sua 49° edizione.

Insieme al dipartimento di musica del Südtiroler Künstlerbund questa rassegna coinvolge ogni anno molti compositori e interpreti nella produzione ed esecuzione di nuove opere, alla ricerca di quanto di più creativo e attuale il panorama locale abbia da offrire. Saranno di nuovo molte le prime esecuzioni con autori come Manuela Kerer, Simon Gamper, Michael Lösch, Luca Sticotti, Manuel Zwerger e Simon Öggl.

Il lungo programma che andrà dal 7 ottobre al 19 novembre parte quest’anno con due concerti di musiche spirituali. Il primo, con l’Ensemble Windkraft sotto la direzione di Kasper de Roo, nella Vecchia Parrocchia di Gries sabato 7 ottobre alle ore 18:00 con un’opera di Eduard Demetz dal titolo Atlas der schönen Welten, un’opera che si basa da una parte su testi dell’abate del Quattrocento Goswin von Marienberg, che tracciava un universo nel cui centro c’era la “Città di Dio”, e dall’altra su testi della poetessa contemporanea Herta Müller. Il sabato successivo 14 ottobre, invece, la spiritualità è tutta contemporanea, anzi proiettata verso un futuro incerto. Titolo del concerto nella Chiesa Evangelica in via Col di Lana è Voci del nostro tempo: il Futuro. Ospite e partner del festival sarà l’Orchestra da camera InnStrumenti di Innsbruck, che con quattro cantanti solisti, per la metà di Bolzano e per l’altra di Innsbruck – Stefanie Steger, Eva Schoeler, Michael Feichter e Riccardo Terrin – presenterà sotto la direzione di Gerhard Sammer quattro prime assolute, di compositori tirolesi e sudtirolesi, Klaus Telfser, Simon Öggl, Egid Jöchl, Jubitza Guzman-Nawrath.

I sei concerti successivi, sempre di domenica alle ore 18, avranno luogo nella Sala Michelangeli del Conservatorio di Bolzano. Domenica 15 ottobre sarà la volta del Quartetto di Percussioni ConTakt, che eseguirà in prima assoluta composizioni di Giuseppe Gammino, Luca Sticcotti, Simon Stampfer, Michael Lösch e Matthias Hopf. La domenica successiva, il 22 ottobre, in formazione di quintetto Windkraft si misurerà con solisti dal calibro di Pepito Ros, Roberto Gander, Antonio Aiello, Leonardo Sapere e Andrea Dindo, con nuove partiture e prime assolute di Pepito Ros, Manuel Zwerger, Paolo Ugolettti e Dan Dediu. Un altro concerto dell’ensemble in residence Windkraft, questa volta sotto la direzione di Stefano Ferrario, avrà in programma il 29 ottobre i “Folksongs” di Luciano Berio, con una grande interprete come il mezzosoprano Maria Elena Caminada, programma completato con il folk contemporaneo di Manuel de Roo, Michael FP Huber, Mathias Schmidhammer, Simone Spagnolo e Marcello Fera. Due domeniche saranno dedicate alle produzioni contemporanee del Conservatorio: il 5 novembre sotto la guida del Maestro Omar Emir Saul, l’orchestra eseguirà quattro prime assolute di diplomandi della classe di composizione del professor Luca Macchi, ovvero Stefano Boccia e Roberto Zadra, il  sudtirolese Simon Stampfer e l’islandese Stefania Helga Sigurdardottir. Il 12 novembre invece il ricercatissimo docente di percussione del Conservatorio, Gianmaria Romanenghi, presenterà con quattro percussionisti scelti, suoi allievi, un programma assai impegnativo di brani contemporanei da Nigel Westlake a Carlo Boccadoro, da Casey Cangelosi a Leach Cameron. Il concerto che chiuderà il festival, il 19 novembre, passerà invece in rassegna con il Quartetto contemporaneo CEDAG diverse produzioni per quartetto tra Tirolo e Sudtirolo, compresa una prima assoluta di Manuela Kerer.

Foto. Quartetto Cedag