Si conclude, con il suo ottavo appuntamento, la 49° edizione del Festival di Musica Contemporanea di Bolzano. Come poche altre rassegne il festival diretto dal compositore Hubert Stuppner da ampio spazio alle voci più innovative della contemporaneità locale, contribuendo concretamente insieme ai suoi partner (in particolare il Südtiroler Künstlerbund ed il Conservatorio Monteverdi) al sostentamento della scena locale di musica contemporanea.
Prima che cali il sipario il festival propone un ultimo entusiasmante concerto dedicato interamente alla musica per quartetto d’archi scritta da compositori tirolesi e sudtirolesi, dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri. L’appuntamento è domenica 19 novembre alle ore 18:00 presso il Conservatorio di Bolzano, con il quartetto CEDAG, costituito da alcuni membri della Tiroler Symphonieorchester di Innsbruck: i violinisti Martin Yavryan e Clemens Gahl, il violista Ernst Theuerkauf e il violoncellista Peter Polzer.
Il programma esordisce con il compositore Peter Suitner, nato nel 1928 e autore molto prolifico; del suo catalogo fanno parte ben 8 quartetti d’archi tra cui lo Streichquartett N. 1, scritto tra il 1965 e 1966 e basato su nove variazioni di un antico canto pasquale.
Di qualche generazione successiva è invece Norbert Zehm, nato ad Innsbruck nel 1962 e artista poliedrico, impegnato sia nella composizione che nella pittura, oltre che pianista attivo trasversalmente in generi che spaziano dal rock alla musica classica. Verrà eseguito il suo Streichquartett Nr. 3, costruito su un unico elemento, ovvero una sequenza di 12 suoni divisa in piccole particelle motiviche che nel corso dell’opera si inseguono come in un fugato.
Il culmine della serata è una prima assoluta: verrà eseguita per la prima volta una nuova composizione della altoatesina Manuela Kerer, dal titolo Aminosäurenquartett. Kerer è senza dubbio una delle compositrici di maggior successo provenienti dalL’Alto Adige ed una delle poche ad essere riuscita ad avere un successo internazionale. Le sue opere sono state eseguite a New York, Berlino, Londra, Vienna, Roma, Londra e Mosca da ensemble di successo come Neue Vocalsolisten Stuttgart, Klangforum Wien, Kaleidoskop Berlin, Camerata Salzburg e molti altri. Le sue opere sono state incise in diverse produzioni discografiche e sono edite da Breitkopf & Härtel, uno dei più importanti editori di musica classica a livello mondiale.
Il tema sotteso alla sua opera Aminosäurenquartett è peculiare e rispecchia le variegate curiosità di Kerer. Si tratta infatti di una riflessione e di una celebrazione della biodiversità e dei suoi tasselli fondamentali, che sono gli aminoacidi, entità organiche alla base di tutta l’infinita varietà delle specie planetarie. Con passaggi cromatici, glissandi, tappeti con quarti di tono e griglie di armonici la partitura vuole celebrare la bellezza e la varietà di tutto ciò che vive, ricordandoci anche che c’è ancora speranza per salvare la miracolosa varietà biologica che ci circonda. L’opera ha tra l’altro la peculiarità di essere stata commissionata da una persona privata, ovvero Ursula Trull Oberrauch.
Conclude il programma lo Streichquartett Nr.6 “1915-2015” di Hubert Stuppner, in una revisione del 2022. Questa partitura è stata scritta in occasione del centenario dell’inizio della Grande Guerra ed è dedicata alle vittime delle battaglie combattute sulle dolomiti. Il Quartetto si sviluppa come un racconto in quattro movimenti: La mobilitazione, La danza macabra degli scheletri, Natale dentro la montagna, L’assalto finale.
Così si conclude anche la 49° edizione del Festival di Musica Contemporanea di Bolzano, che in otto appuntamenti ha dato voce a compositori ed interpreti di Nuova Musica, non solo dando vita e respiro ad un palcoscenico dedicato alla contemporaneità ma anche finanziando attivamente alcune delle nuove composizioni.
Foto. CEDAG Quartett