Bolzano. Altissimi canoni d’affitto per i negozi, Confesercenti dà una mano a Ipes

La desertificazione dei quartieri e le difficoltà dei negozi di vicinato sono saliti agli onori della cronaca della cronaca. Le chiusure di via Milano a Bolzano hanno aperto un fronte concreto e simbolico su un fenomeno che necessita di riflessioni e approfondimenti. La forte apertura arrivata ieri dalla presidente di IPES Francesca Tosolini che ha chiesto un immediato tavolo di lavoro con Provincia e associazioni di categoria, è stata salutata con entusiasmo da Confesercenti. “Avevamo già avviato dei discorsi con gli enti, tra cui anche l’Istituto” chiarisce il direttore Mirco Benetello. “Ora è il momento di entrare ancora di più nel dettaglio cercando delle soluzioni. Un dialogo è sempre stato aperto, su questo fronte, anche con la Provincia e con l’assessorato competente. Il nodo in questo frangente è effettivamente la missione sociale di IPES limitata al segmento alloggi imponendo, di riflesso, una gestione tipicamente di mercato del settore commerciale. Qualcosa si può cambiare e siamo subito pronti a sederci a un tavolo per farlo”.
Attenzione, ricorda prudentemente Benetello, a non illudersi di trovare soluzioni semplici a situazioni complesse. “La disponibilità – afferma –  delle amministrazioni è preziosa però ricordiamoci che le chiusure e le mancate riaperture sono figlie di tanti fattori concorrenti. La politica non può creare nuovi imprenditori ma può solo creare condizioni utili allo sbocciare di una nuova imprenditoria. Il canone d’affitto è certamente un aspetto importante di questo quadro ma anche i Comuni possono giocare un ruolo importante puntando sulla cultura e dando ai quartieri più forza attrattiva. Non dimentichiamoci dei progetti di Museo Diffuso, dei murales e dell’intenzione di fare di Bolzano una città policentrica. Non è un tema minore”