Dopo settimane di “agonia” politica oggi l’esecutivo della Stella Alpina ha deciso a maggioranza (41 su 59 presenti) di trattare con Fratelli d’Italia, Lega e La Civica per la formazione della futura Giunta provinciale dell’Alto Adige. Per quanto concerne il potenziale partner tedesco 42 membri si sono espressi a favore dei Freiheitlichen e 17 del Team K.
Numerose le reazioni di sconcerto a Sinistra dopo che nel primo pomeriggio il presidente della Giunta Arno Kompatscher affiancato dal segretario politico Philipp Achammer ha ufficializzato la decisione del partito.
Dopo qualche ora di riflessione il PD di Bolzano ha divulgato una dura presa di posizione nella quale esprime preoccupazione e sbigottimento per la scelta politica della SVP. Incomprensibile appare al PD questa scelta del partner di Giunta di tanti anni, scelta che secondo il Partito Democratico offusca la storia dell’Alto Adige, a partire dalla faticosa costruzione dell’Autonomia.
Per i Verdi è incomprensibile perché la Stella Alpina, che nel 2018 aveva giustificato la sua coalizione con la Lega in quanto partito vittorioso, oggi scelga il partito perdente. Secondo gli ecologisti è altrettanto inquietante la scelta odierna di privilegiare una coalizione che posizionerà l’Alto Adige verso l’estrema destra e ricorda che Matteo Salvini nei suoi viaggi all’estero non ha remore ad abbracciare politici come Orban e Le Pen. Per i Verdi Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler prendere in considerazione una collaborazione politica con coloro che hanno come simbolo la fiamma tricolore e che negano apertamente il cambiamento climatico è inaccettabile per l’Alto Adige, sia in considerazione della storia di questa terra e anche delle problematiche con cui dovremo confrontarci.
Philipp Achammer non si lascia impressionare dalle reazioni politiche contrarie a quanto deciso dal suo partito e chiarisce che qualora si dovesse formare una coalizione con Fratelli d’Italia, Lega, Civica e Freiheitlichen, non si tratterà di certo di un’intesa d’amore, ma di un’unione di convenienza. Circa il numero dei componenti della futura Giunta non si vogliono sbilanciare né Kompatscher né Achammer, poiché sarà la colazione a decidere chi e quanti entreranno a far parte del futuro Esecutivo.
Foto, Philipp Achammer