Crisi del Mar Rosso, preoccupazione per ripercussioni sulle piccole e medie imprese

Preoccupazioni serie esprime Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto riguardo alle conseguenze sull’economia nazionale, e in particolare sull’universo della piccola e media impresa. Ciò deriva dalle tensioni che coinvolgono il canale di Suez, lungo il quale, secondo una analisi del dicembre 2023 del centro di ricerche di Intesa San Paolo, passa circa il 40% dell’import/export marittimo italiano.  CNA sottolinea che si tratta di una crisi a tenaglia che potrebbe mettere in difficoltà i piccoli su più fronti. C’è l’allungamento dei tempi che si aggiunge all’aumento dei costi per trasportare le merci. Le portacontainer infatti, per evitare rischi, hanno deciso di abbandonare il Canale e di circumnavigare l’Africa. Questo si traduce in un minimo di otto/nove giorni in più di navigazione per raggiungere gli scali italiani e in un aumento dei costi del viaggio, che sono triplicati e ai quali si aggiunge la spesa per assicurare i carichi
“Certo tutto dipenderà da quanto durerà questa ennesima crisi che si abbatte sul mondo economico, ma le nuvole in questo senso sono molte. A partire dai ritardi sulle consegne, che a livello nazionale si attestano già nell’ordine di due settimane e che sono destinati ad aumentare- Commenta Corrarati.  Le piccole imprese non hanno proprie linee di fornitura e quindi, da ultimo elemento della catena, rischiano di pagare più di tutti gli aumenti che si verificano soffrendo la speculazione che di norma si mette in azione nei casi di tensione sui prezzi come questo. Difficile per una piccola e media azienda assorbire i nuovi costi grazie alle quantità.
Quello che sta accadendo sulla rotta del Mar Rosso rischia di mettere in crisi il sistema nazionale delle pmi e la fornitura di prodotti essenziali per la manifattura. “Se si aggiunge che, come sottolineato dal commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, nelle prossime settimane sono possibili anche conseguenze sui prezzi dell’energia e sull’inflazione, è chiaro – conclude Corrarati – che anche a livello locale bisogna continuare a monitorare l’evoluzione della situazione”.
Foto. Claudio Corrarati, presidente CNA Trentino Alto Adige