Phänomen Seppi? No, semmai effetto (Marlene) Hofer

Questo weekend sarà il weekend della verità. Oltre alle elezioni europee a Laives ci sarà anche il ballottaggio tra Claudia Furlani e Giovanni Seppi alla carica di primo Cittadino. Il candidato della Volkspartei ha già incassato l’endorsment del Centro-sinistra pronto a fare campagna in suo favore senza neppure avere la certezza di entrare in Giunta. Alquanto buffo. La Svp si è ben guardata dal tenersi libera da ogni tipo di apparentamento, per poi in caso di successo del proprio candidato Sindaco avere completa libertà di cooptare in Giunta qualche bravo italiano pronto ad accettare le briciole pur di governare.
Ricordo un intervento in TV del mio prof di storia Giorgio Delle Donne quando diceva chiaramente che alla Volkspartei della volontà della comunità italiana non importasse nulla e che in Giunta fosse sempre pronta a cooptare i più deboli fra i partiti italiani (per esempio quando la Destra eleggeva 5 Consiglieri provinciali e il Centro-sinistra 2 a fatica). Sia chiaro, che vinca o che perda al ballottaggio, la Volkspartei comanderà saldamente a Laives, comune in cui il 73% della popolazione si è dichiarato appartenente al gruppo linguistico tedesco. Non c’è possibile configurazione di governo senza la Volkspartei perché vedo estremamente difficile, al limite della fanta-politica, una santa alleanza con il Centro-sinistra nel caso in cui dovesse vincere la Candidata del Centro-destra. La Svp sarà sempre coinvolta nel governo laivesotto, anche se Claudia Furlani dovesse spuntarla.
Se, invece, dovesse spuntarla Giovanni Seppi sono del tutto convinto che la Volkspartei coopterà in Giunta l’italiano meno rappresentativo, perché si ritroverà in una situazione di poter governare sia con il Centro-destra sia con il Centro-sinistra. Ciò significa che si ritroverà in una posizione di forza rispetto ai potenziali partner e che potrà scegliere chi è pronto a farsi cooptare, senza fare tante storie accettando compromessi all’estremo ribasso.
L’unica situazione un po’ intricata sarebbe quella in cui a vincere il ballottaggio fosse Claudia Furlani. In quel caso, benché ci sia un unico scenario possibile, la Volkspartei non potrebbe alzare troppo la cresta anche perché, se dovesse farlo, passerebbe per “poltronara”, scontentando gli elettori che faticosamente ha recuperato per strada rispetto alle elezioni del 2005.
In queste settimane si è parlato di “fenomeno Seppi” e mi sono chiesto sinceramente da dove arrivasse questo tormentone. Numeri alla mano non c’è stato o almeno non riesco a vederlo. Il risultato di Giovanni Seppi come candidato sindaco è allineato con il risultato di Georg Forti nel 2005 e nel 2010 quando il numero degli aventi diritto di voto era del 15% inferiore. La performance del Candidato sindaco della Volkspartei va valutata sul numero totale degli aventi diritto di voto e non sul totale dei voti validi. Ovvio che faccia scalpore vedere un 29,9% vicino al nome del Candidato sindaco della Volkspartei, ma non bisogna farsi ingannare. Quel 29,9% di voti è in rapporto al numero di schede valide ovvero 7259, ossia il 50,9% degli aventi diritto di voto.
Sui giornali ovviamente si è parlato di un’affluenza del 52,4% che rappresenta il totale degli aventi diritto di voto che si sono recati alle urne ed include anche coloro i quali hanno lasciato scheda bianca o hanno reso non valido il loro voto. Alle precedenti elezioni comunali gli aventi diritto che avevano espresso un voto valido ai Candidati sindaci erano stati 8913 ossia il 64,2%, quasi 14 punti percentuali in più rispetto al primo turno di maggio 2024. Il risultato del Candidato sindaco della Volkspartei va inquadrato in un quadro più ampio. Il 29,9% è rapportato al 50,8% degli aventi diritto, ma è un errore banale, invece, non considerare la percentuale che si ottiene dal rapporto dei voti a Giovanni Seppi ed il totale degli aventi diritto di voto a Laives. Così facendo si ottiene un 15,2%, ovvero il 15,2% del 100% degli aventi diritto di voto che ha scelto Giovanni Seppi, risultato completamente in linea con la performance di Georg Forti nel 2005, quando è stato scelto dal 16,3% del totale degli aventi diritto di voto, e nel 2010, quando, invece, è stato scelto dal 14,8 del totale degli aventi diritto.
La differenza fra il risultato di Georg Forti nel 2005, tornata in cui ha ricevuto 1981 voti rispetto al Candidato Sindaco ed in cui gli aventi diritto erano 12160, e quella di maggio 2024, in cui Giovanni Seppi ha ottenuto 2169 voti su un 14266 aventi diritto, è minima ovvero pari a 188 voti a fronte di un aumento degli aventi diritto pari a 2106 unità. Anzi, come detto pocanzi, il candidato sindaco Georg Forti era riuscito a portare a casa il 16,3% sul totale degli aventi diritto contro il 15,2% di Giovanni Seppi. Per ripetere il risultato della Svp del 2005, che altresì aveva subito una concorrenza agguerrita dei Verdi che portavano a casa quasi 900 voti di lista (contro i 300 del maggio scorso), Giovanni Seppi avrebbe dovuto ottenere 150 voti in più.
Inoltre, se si guarda ai voti di lista ottenuti dalla Volkspartei nel 2005 (con i Verdi in spolvero) ovvero 1969, si nota come il risultato di lista del 2024 non sia assolutamente lontano, con 2001 soli voti di lista. Questo per dire come la lista della Volkspartei sia riuscita a recuperare praticamente tutto il consenso perso alle comunali dal 2005 ad oggi e che senza una lista così forte capace di una media di 205 preferenze a candidato, contro una media di 148 preferenze a candidato del 2020, è riuscita a recuperare gran parte di elettorato perso per strada dal 2005 ad oggi.
Non si dimentichi l’apporto di Marlene Hofer, candidata Svp al Consiglio comunale di Laives, che ha portato a casa ben 593 preferenze alla scorsa tornata elettorale di maggio, migliorando significativamente il suo risultato personale del 2020, quando si “fermava” a 389 preferenze personali. Oltre 200 preferenze personali in più e soprattutto il miglior risultato in assoluto a Laives come candidato al consiglio comunale dal 2005 ad oggi. Praticamente un elettore su 3, di coloro che hanno messo la crocetta sul simbolo della Volkspartei, ha scritto il nome di Marlene Hofer. Per farsi un’idea il presidente Kompatscher alle ultime elezioni provinciali, sempre a Laives, ha preso 658 preferenze.
Guardando ai soli voti al Sindaco, che comunque sono voti di elettori che hanno scelto il solo Candidato Sindaco senza barrare alcun simbolo sulla scheda elettorale, Giovanni Seppi ha portato a casa 168 di soli voti, mentre Claudia Furlani, che ha staccato il suo concorrente al primo turno di appena 150 voti è risultata la più votata di Laives al primo turno, ottenendo 292 soli voti.
Quattro anni fa Christian Bianchi, invece, aveva ottenuto 611 soli voti al sindaco, vincendo al primo turno. Possiamo parlare di “Phänomen Seppi” con 168 soli voti al sindaco contro i 292 alla concorrente di Centro-destra?
In questo articolo non si vuole negare il buon risultato del Candidato Sindaco della Volkspartei, si vuole semplicemente mettere in chiaro il risultato, osservando il fatto che forse non sia stato così straordinario e che i numeri dicano qualcos’altro.

I numeri ci dicono quindi:

– che la Volkspartei è stata in grado di mettere in piedi una squadra capace di recuperare molto terreno con una performance nettamente migliore rispetto al 2020 quando ha toccato il suo minimo storico a Laives;

– che c’è stato un effetto Hofer, in grado di fare il miglior risultato come Candidata al Consiglio comunale dal 2005 ad oggi. Di quelli che hanno messo la crocetta sul simbolo, uno su tre ha scritto Hofer;

– che di un vero e proprio “Phänomen” Seppi non si può parlare, anche perché i soli voti al Sindaco sono stati 168 contro i 292 della concorrente di Centro-destra. Se così fosse si potrebbe parlare anche di “Effetto Furlani” che in proporzione ha preso più soli voti ai Candidati sindaco;

Con ciò non si vuol affatto negare il buon risultato di Giovanni Seppi e della sua squadra, tutt’altro. Il lavoro di squadra ha permesso di recuperare tutto il terreno perso dal 2005 ad oggi e sicuramente parte di questo consenso arriva dagli scontenti nel mondo di lingua italiana. Tuttavia si è ben lontano da un risultato sensazionale. Ottimo è stato semmai il risultato di Christian Bianchi nel 2020 (ben 5121 voti), in grado di vincere al primo turno e di avere i numeri per governare senza la Volkspartei che, invece, è stata comunque coinvolta nel governo laivesotto benché non ce ne fosse bisogno.

Foto, Giovanni Seppi