Questa mattina un orso ha attaccato un turista francese di 43 anni, mentre camminava sul sentiero delle
Cavre, nell’Alto Garda. L’aggressione sarebbe avvenuta poco dopo le sette a Naroncolo, nel comune di Dro. A soccorrere il turista sono stati i sanitari giunti sul luogo dell’accaduto che lo hanno trasportato al Santa Chiara di Trento con graffi a un braccio a un braccio e ad una gamba. Inoltre, è intervenuto il personale della Forestale per i rilievi.
Immediata la reazione della Lav (Lega Anti Vivisezione), che secondo la dichiarazione di Massimo Vitturi responsabile nazionale dell’Associazione, quanto accaduto sarebbe da imputare al gravissimo ritardo con il quale sono state avviate le prime azioni strutturate di comunicazione per favorire la convivenza fra orsi e cittadini. Vitturi pone l’accento sul fatto che ben ventiquattro anni dopo la ricomparsa degli orsi in Trentino l’incidente di oggi porterebbe all’attenzione il tema della chiusura dei sentieri dove è nota la presenza di mamme con cuccioli, una pratica comunemente utilizzata al fine di prevenire possibili incidenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ma che la Provincia di Trento ha sempre ritenuto impossibile da realizzare sul suo territorio.
Il Responsabile nazionale ricorda come nel 2021in occasione di un incontro con l’allora assessora Zanotelli, la Lav propose di sviluppare un’applicazione per smartphone che, collegata alla mappa della Provincia, potesse dare informazioni aggiornate in tempo reale sulle zone da evitare perché frequentate da orse con cuccioli.
Per Vitturi non è ammissibile che la responsabilità degli incidenti venga sempre e comunque addossata agli orsi e non a chi dovrebbe porre in essere misure adeguate.