Con varie iniziative estive “La Strada – Der Weg” risponde ai bisogni di 650 bambini e relative famiglie.
Conciliare in estate gli impegni lavorativi con la cura dei figli è per molti genitori una missione “quasi impossibile”. Sono molte le organizzazioni private che sul territorio offrono iniziative ricreative dedicate a bambini, bambine e adolescenti, proprio per dare loro la possibilità di passare le vacanze scolastiche in ambienti educativi e socializzanti. “La Strada – Der Weg” è presente nei quartieri Europa Novacella, Don Bosco e Firmian con 6 “camp” estivi aperti a giovani appartenenti a tutti i gruppi linguistici. “Il bilancio di metà estate è sicuramente positivo – afferma Denis Iardino, vice responsabile dell’area “Cultura, Territorio e Famiglia” dell’Associazione -. Il centro giovani Villa delle Rose, con i suoi ampi spazi esterni, è quello che ci permette di lavorare con i numeri più grandi. Infatti qui, con l’iniziativa “Estatissima”, abbiamo un totale di 250 iscritti, poi segue a scalare Miniestatissima, per la fascia d’età 3-6, ospitata presso l’asilo Gulliver e il Centro Lovera con 143 partecipanti. Presso la scuola Martin Luther King in via Parma gestiamo Estate Ragazzi per conto del Comune e anche qui i numeri sono importanti: 86 partecipanti. Al polo Ovest nel quartiere Firmian è in pieno svolgimento “R’Estate al Polo” con 71 iscritti. In Via Cagliari il Polo Educativo Charlie Brown organizza “Charlie Summer Camp” con 58 bambini e in Viale Europa abbiamo “Ok Sommer”, con 52 iscritti. Sommando il tutto arriviamo alla cifra di 650 bambini e questo dato ci soddisfa molto perché ci dà conferma della fiducia, che molte famiglie ripongono in noi. Cerchiamo di ricambiare offrendo un servizio che sia il più lungo possibile: infatti, ad eccezione di Estate Ragazzi che è un po’ più breve, tutte le altre iniziative sono iniziate già il 17 giugno e, suddivise in turni settimanali, proseguiranno senza interruzione fino al 30 agosto. Grande cura va anche riposta nel personale coinvolto: in totale impieghiamo 81 operatori stipendiati (alcuni di quali assunti ad hoc per coprire il fabbisogno), 50 tirocinanti e 60 giovani volontari. A questi ultimi teniamo particolarmente, perché riteniamo importante che si approccino ai valori del volontariato e perché molti di loro potrebbero essere gli educatori e le educatrici del futuro. È bello pensare che ogni giorno tanti bambini e bambine possano fare nuove esperienze, sia cimentandosi in attività e laboratori strutturati, sia organizzando liberamente il proprio tempo, sia facendo interessanti gite alla scoperta del territorio e della natura. Sembra un lavoro semplice- conclude Iardino -…in fondo qualcuno potrebbe pensare che far giocare un gruppetto di bambini non sia un vero lavoro, ma posso assicurare che si tratta di attività molto complesse, basate su una forte assunzione di responsabilità e su importanti relazioni quotidiane con i piccoli partecipanti e i loro familiari. È una complessità che però restituisce anche molte soddisfazioni come ad esempio il vedere l’empatia che si crea tra i ragazzi nei confronti dei soggetti più fragili o l’incontro tra culture diverse e il conseguente abbattimento di pregiudizi. Ora ci aspetta la seconda parte dell’estate: parafrasando il linguaggio calcistico posso dire che il primo tempo è andato bene e che speriamo di giocare ancora meglio nel secondo. “