Classe speciale alla scuola Goethe di Bolzano, promossa a pieni voti dalla Süd-Tiroler Freiheit

L’insegnamento nella madrelingua è una colonna portante dell’Autonomia sudtirolese. I bambini di madrelingua tedesca hanno il diritto di frequentare scuole di lingua tedesca. A quanto pare ciò vale solo in linea teorica perché nelle scuole cittadine questo diritto non è dato, come denunciano gli esponenti della Süd-Tiroler Freiheit. Questi accolgono con favore le misure previste alla scuola primaria “Goethe” e sottolineano che molti genitori iscrivono i loro figli alla primaria senza che questi sappiano dire neanche una parola di tedesco. Figli di famiglie italiane o di immigrati. I numeri sono chiari, l’anno scorso il 55 per cento dei bolzanini che iniziavano il percorso della scuola dell’obbligo era iscritto alla scuola tedesca. È un dato di fatto, invece, che i residenti di lingua tedesca a Bolzano equivalgono al 25 per cento della popolazione del capoluogo.
I militanti della Süd-Tiroler Freiheit non hanno dubbi sul fatto che l’insegnamento non possa funzionare in queste condizioni e che non sia positivo nessuno portare avanti un sistema che a loro dire si è mostrato fallimentare.
Per garantire un percorso didattico efficiente propongono un sostegno mirato per quei bambini che frequenteranno la scuola tedesca, test intermedi per valutare se i bambini siano in grado di seguire con profitto le lezioni ed eventualmente la frequenza in classi specifiche volte all’apprendimento linguistico. Suggeriscono anche di limitare la presenza di alunni con scarsa o alcuna competenza linguistica a un massimo di un quarto del numero degli alunni per classe e se necessario la ridistribuzione in varie classi per garantire la necessaria disomogeneità.
Ricordano con decisione che già ora legalmente molto è possibile fare e fanno menzione della norma d’attuazione 301/1988, quella famosa voluta da Silvius Magnago, che regola come l’iscrizione di un alunno con scarse competenze linguistiche fra il ventesimo e venticinquesimo giorno dall’inizio dell’anno scolastico possa essere respinta. Il fatto è che la commissione competente ad oggi non è mai stata convocata.