Mostra Etruschi, al Trevi di Bolzano esposto il “Fegato di Piacenza”

La mostra “Etruschi. Artisti e artigiani” promossa dalla Provincia autonoma di Bolzano, Cultura italiana, grazie alla collaborazione del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, potrà contare su un altro oggetto unico nel suo genere. Dal 24 ottobre, data in cui è prevista l’apertura dell’esposizione nelle sale del Centro Trevi-Trevilab a Bolzano, è prevista l’esposizione del cosiddetto “Fegato di Piacenza”.

Si tratta di una testimonianza eccezionale delle pratiche legate al culto per le quali gli Etruschi erano famosi, tanto che i servizi degli aruspici etruschi erano richiesti anche dai superstiziosi Romani. L’organo usato per la “epatoscopia” era di animale, solitamente di pecora, e veniva analizzato dopo il sacrificio della vittima nella convinzione che vi fosse una stretta connessione fra l’organo consultato e l’ordine cosmico.

Il “Fegato di Piacenza” venne ritrovato da un contadino nel suo campo in località Ciavernasco, nel comune di Gossolengo in provincia di Piacenza. È possibile che questo fegato avesse un’identica funzione votiva, ma non è da escludere che fosse usato come uno strumento “scientifico” o anche “didattico” per la consultazione delle viscere. La faccia superiore mostra infatti delle sporgenze più o meno pronunciate a imitazione del fegato animale, insieme a linee e nomi incisi. Ciascuno dei settori così delineati viene indicato con il nome di una divinità, sul modello del “tempio celeste”, funzionale per l’interpretazione dei segni o dei prodigi.

Al Trevi, nella sezione dedicata a “la sfera del sacro: dediche, luoghi e offerte di culto, pratiche divinatorie” la scelta delle curatrici della mostra è stata quella di dare spazio proprio a questo secondo fegato, il cui originale è conservato ed esposto nella sezione archeologica dei Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza, ma di cui il Museo di Villa Giulia possiede una copia fedele in resina.

Per tutte le informazioni sulla mostra: www.provincia.bz.it/arte-cultura/cultura/centro-trevi.asp

Foto/c-USP/Daldos