Se nella giornata odierna ci venisse la tentazione di visitare una scuola, ci accorgeremmo dell’assenza di tutti gli studenti di religione islamica. Questo perché oggi è la “festa del Sacrificio”.
“īd al-aḍḥā” in lingua araba, una ricorrenza che celebra il sacrificio di Ibrāhīm (Abramo) ad Allah (Dio), quando questi gli chiese di uccidere il proprio figlio primogenito Ismāʿīl (Ismaele, o Isacco a seconda delle correnti di pensiero). Testata la fedeltà del devoto Abramo, accorse un angelo mandato da Dio e lo fermò dicendogli di sostituire il sacrificio del figlio con quello di un agnello (nella foto “Il sacrificio di Isacco” del Caravaggio). E’ questa sottomissione che oggi si ricorda nel mondo islamico imitando le gesta di Abramo.
A Bolzano cosa succede? La comunità musulmana bolzanina ha una convenzione con il macello civico e già ieri ogni famiglia ha potuto scegliere l’agnello che verrà ucciso direttamente in loco e sarà oggi consegnato per essere cucinato durante la feste. Questo per evitare che gli agnelli vengano acquistati e uccisi per conto proprio con ovvi successivi problemi per lo smaltimento dei resti.
Inoltre, al Palasport di via Resia sono attesi circa 7-800 fedeli per la celebrazione dei festeggiamenti.
Parrà strano ai non avvezzi leggere queste notizie, ma è giusto che in una società sempre più globale si capiscano meglio le usanze dell’Altro, cosicché i “religiosi” possano comprendere che in fin dei conti condividono la stessa radice.