Dreizehnlinden-Treze Tílias: un angolo di Tirolo nel sud del Brasile

Anche i tirolesi hanno conosciuto una loro emigrazione. Senza considerare quella „forzata“, sotto il regime fascista, durante il periodo delle opzioni, tirolesi e sudtirolesi hanno cercato di farsi una loro vita in Brasile. All’inizio degli anni Trenta il tirolese Andreas Thaler, che dal 1926 al 1933 ricopriva l’incarico di ministro dell’agricoltura per la prima repubblica austriaca, per contrastare la crescita dei prezzi dei prodotti agricoli e soprattutto la crescente disocuppazione, maturava l’idea di dare nuovi spazi agricoli ai contadini attraverso un programma per la costituzione di insediamenti coloniali in Sudamerica. Come ministro infatti stanziavi dei fondi a tal proposito e nel Marzo del 1933 veniva costituita a Vienna una Österreichische Auslandssiedlungsgesellschaft, ovvero una societá che si occupasse direttamente della creazione di insediamenti austriaci oltreoceano.

I primi tirolesi si stanziavano nello stato federale di Santa Caterina, nel sud del Brasile ed al confine con l’Argentina e nell’Ottobre del 1933 veniva fondato il primo insediamento dal nome „Dreizehnlinden“ (Treze Tílias in portoghese), mutuato dall’epos del poeta Friedrich Wilhelm Weber. Nel 1937, proprio per promuovere l’emigrazione, avveniva la fondazione di altre due „colonie“, che venivano chiamate Dollfuß e Babenberg.

Con l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, venivano cambiate le strategie di insediamento. Dopo la morte di Andreas Thaler, i nazisti cercavano di trasformare „Dreizehnlinden“, in una colonia in cui far emigrare i sudeti e da avere direttamente sotto il proprio controllo. Tuttavia con lo scoppio della seconda guerra mondiale, in quanto il Brasile non era loro alleato, decidevano di abbandonare questa strategia. Infatti a partire dal 1942 veniva persino proibito l’uso della lingua tedesca e veniva l’insediamento riceveva un nome in portoghese, ovvero Treze Tílias, ossia la traduzione portoghese di „Dreizehnlinden“.

Alla fine del secondo conflitto mondiale continuava l’emigrazione di tirolesi, che si arrestava solo alla fine degli anni Cinquanta, in corrispondenza della ripartenza dell’economia austriaca e alla soppressione della Österreichische Auslandssiedlungsgesellschaft.

Dreizehlinden insieme agli altri due insediamenti gemelli viveva una condizione di isolamento geografico fino al 1975, quando veniva costruito il collegamento stradale con la cittá di Joaçaba. L’economia locale subiva un forte impulso con la costituzione del Caseificio „Molkerei Tirol“, costituito anche grazie al sostegno del governo austriaco e diventato ormai il secondo caseificio in tutto il Brasile. Esso infatti, oltre alla bandiera brasiliana, espone anche quella austriaca, proprio per ricordare le sue origini ed il collegamento con la madrepatria. Ogni giorno il caseificio è in grado di trattare 1300000 litri di latte da 12.000 agricoltori nel raggio di 600 chilometri.

Al giorno d’oggi Dreizehnlinden-Treze Tílias conta circa 7000 abitanti, molti dei quali discendenti di quei tirolesi emigrati fino agli anni Cinquanta. Infatti è ancora possibile sentir parlare il dialetto tirolese, soprattutto fra gli anziani, mentre le generazioni „piú giovani“ magari lo capiscono, ma usano correntemente il portoghese. Il 60% dell’attuale popolazione é di origine austriaca, ma vi si trovano anche persone con origini germaniche ed italiane. La cittadina è conosciuta in Brasile come „o Tirol Brasileiro”.

Tuttavia l’immigrazione di popolazione germanofona alla fine dell’Ottocento e nel Novecento ha interessato l’intero stato federale di Santa Caterina. Oggigiorno 2 senatori su 3, che rappresentano questo stato, portano cognomi tedeschi (Bauer e Berger), in virtú del fatto che una gran parte della popolazione ha origini tedesche.

Oltre al caseificio, la cittadina punta molto sul turismo. Ancora oggi sono presenti molti edifici che riprendono lo stile architettonico di case e masi della nostra terra. In pieno centro si trova l’Hotel Tirol, una „Tiroler“ Musikkapelle, un castelletto ovvero la vecchia residenza di Andreas Thaler ora diventata museo del’immigrazione tirolese, il bar „Eiskaffee Trudi“, il municipio in stile tirolese ed il consolato onorario austriaco.

In memoria delle proprie origini oriundi ed emigrati organizzano regolarmente un Oktoberfest, con sfilate in abiti tradizionali, con danze, musica e pietanze tirolesi, capace di attirare turisti da tutto il mondo.

Questa comunitá di emigrati tirolesi nel tempo ha costruito relazioni con la provincia di Bolzano. Il 15 Giugno del 2007 una delegazione di Dreizehnlinden, nella quale c’era l’allora sindaco Rudi Ohlweiler, incontrava l’allora presidente della provincia Luis Durnwalder, che dichiarava come fossero giá in atto alcuni progetti di cooperazione allo sviluppo e di supporto per l’attivitá dei vigili del fuoco, a cui era giá stato fornito un mezzo per il pronto intervento in caso di incendio.

Dreizehnlinden non è l’unica realtá fondata in Sudamerica da tirolesi. In Argentina si trova anche il comune di Puerto Tirol, creato da tirolesi insieme a trentini e friulani, mentre in Perú la piccola realtá di Pozuzo, fondata non solo da tirolesi, ma da emigranti provenienti da tutto il mondo germanofono.